Toti: “Dico a Meloni e a tutto il centrodestra di non ammiccare ai no vax”

L'intervento del presidente della Regione Liguria

MILANO – “Mario Draghi è stato proprio bravo, più assertivo di Xi Jinping, ora grazie al suo discorso l’obbligo di vaccino – che io sostenevo già da tempo – è entrato a far parte dell’ortodossia della Repubblica. Bene così”. Lo afferma il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, in un’intervista al Corriere della Sera. Che l’obbligo di vaccino non sia più un tabù “era doveroso! Stiamo entrando proprio adesso in un momento molto delicato per la vita del Paese: la riapertura delle scuole, delle grandi fabbriche, delle città, i mezzi pubblici che tornano a viaggiare a pieno carico, l’economia che riparte. Insomma, 30-40 milioni di cittadini che ogni mattina usciranno di casa e noi non possiamo pensare di gestire un sistema così facendo i tamponi a tutti ogni due giorni come vorrebbero taluni! Il vaccino è la cura contro il Covid, il resto sono solo escamotage per lisciare il pelo a chi protesta”, sottolinea Toti, “la Lega deve chiarirsi al suo interno, ci sono posizioni molto diversificate che forse rispecchiano le stesse presenti oggi nella società. Ma una classe dirigente che si candidi a governare un Paese deve imparare soprattutto la cultura di governo. Impari da Draghi!”.

“Io lo dico a tutto il centrodestra. Per tanto, troppo tempo, ci si è limitati a trovare consenso con la protesta, sui migranti, sull’Europa, ma questo non è il momento di strizzare l’occhio ai no vax, a quelli che sui social continuano a straparlare di complotti delle multinazionali, di Big Pharma o di 5G. Questo è il momento di parlar chiaro, di usare parole nette anche a costo di scontentare le minoranze. Il vaccino è un dovere morale. La libertà, il diritto che uno ha di non vaccinarsi non può uccidere il diritto dell’altro a vivere sano, a non morire. I tre ministri della Lega comunque mi sembra che abbiano sempre votato compattamente a favore dei vaccini e del Green pass. Piuttosto mi rivolgo a Giorgia Meloni”, continua Toti, “si associ a me nella battaglia per l’obbligo vaccinale. Un’opposizione con una cultura di governo è capace di scavalcare anche il governo. Che poi questa campagna potrebbe avere un effetto secondario non da poco: evocare l’obbligo vaccinale potrebbe anche finire per convincere i tanti scettici che ancora ci sono. E una volta raggiunta un’altissima percentuale di vaccinati, ecco che parlare di obbligo diventerebbe pleonastico”.

(LaPresse)

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome