Travolge con auto i vicini a Palagonia: morta una donna, 7 feriti

Con la sua auto è piombato su un gruppo di persone sedute a tavola in strada, uccidendo una donna di 87 anni e ferendo altre 7 persone. É accaduto nella serata di venerdì a Palagonia.

Foto Andrea Di Grazia/LaPresse
Milano, 1 set. (LaPresse) – Con la sua auto è piombato su un gruppo di persone sedute a tavola in strada, uccidendo una donna di 87 anni e ferendo altre 7 persone. É accaduto nella serata di venerdì a Palagonia. L’aggressore, un 52enne del posto, avrebbe agito volontariamente dopo un litigio con i vicini di casa. Tra i feriti, trasportati in vari ospedali di Caltagirone, Militello, e Catania, una donna in prognosi riservata. Altre due sono ricoverate con una prognosi di 50 giorni. Gli altri feriti sono stati già dimessi con prognosi di pochi giorni. Tra loro anche un bimbo di 8 mesi che si trovava in un passeggino e fortunatamente è rimasto illeso. Di un gesto “certamente volontario” parla il procuratore capo di Caltagirone, Giuseppe Verzera, che coordina le indagini sul caso. L’aggressore “dopo aver travolto i commensali” che si trovavano in una strada senza uscita “ha fatto marcia indietro più volte per cercare di colpire chi era riuscito ad allontanarsi”.

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Gli inquirenti stanno verificando la dinamica dell’accaduto e valutano l’ipotesi di reato di tentata strage a carico dell’aggressore. Da chiarire le motivazioni del gesto. L’ipotesi è che il 52enne, che in passato ha avuto problemi psichiatrici, sia stato infastidito dai rumori provenienti dalla tavolata. I testimoni hanno detto ai carabinieri che prima il folle gesto non è stato preceduto da discussioni o litigi. Il killer è fuggito a bordo dell’auto, una Fiat Punto, ma è stato identificato. In tutta la zona è in corso una caccia all’uomo. Impegnati i carabinieri, anche con elicotteri, e i cacciatori di Sicilia, specializzati nella ricerca di latitanti. “Lo stiamo cercando e riteniamo di poterlo fermare a breve. Potrebbe decidere di costituirsi per provare ad alleggerire la sua posizione”, spiega il procuratore Verzera.

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