Turismo: il Molise si conquista giocando a dadi, l’ultima frontiera del marketing

Foto Cecilia Fabiano /LaPresse

Gli organizzatori lo pubblicizzano così: “C’è soltanto un modo per scoprire se il Molise esiste, ed è conquistarlo”. Già, perché ‘Molise’ è (anche) un gioco da tavolo in cui attraverso il lancio dei dadi si possono occupare le caselle e costruire un piccolo regno fatto di mare, montagna, laghi e borghi. Il Monopoli in salsa molisana è stato ideato da Claudio Iannetta e realizzato con i contributi grafici di Daniele Giovannelli e Francesca Guidotti (tutti molisani), con il supporto di associazioni locali e partnership speciali come i ragazzi di CalcioCavallo, community di giovani molisani a Milano, ormai punto di riferimento sui social e nella promozione della ventesima regione italiana, già autori del recente video stile Forrest Gump ‘Correte a scoprire il Molise’.

‘Molise – Ma tu… a chi appartien’? (edizioni Demoela Giochi) il cui sottotitolo ricalca in vernacolo la più tipica delle domande poste dalle nonne (la traduzione corrente è: di chi sei figlio? Chi sono i tuoi genitori?) è in vendita presso diverse attività locali e online. E’ un gioco di contrattazione ma anche un viaggio di esplorazione tra il castello Monforte, le cascate di Carpinone, il Parco Archeologico di Altilia-Saepinum, il paese museo dei murales a cielo aperto di Civitacampomarano, la Fontana Fraterna di Isernia, il Borgo Vecchio di Termoli. Luoghi ma anche tradizioni, come la ‘Ndocciata di Agnone, i Misteri di Campobasso, il diavolo di Tufara, la festa del grano di Jelsi, l’incendio del castello Svevo a Termoli, le corse dei carri di San Martino in Pensilis, Ururi e Portocannone, le campane di bronzo di Agnone. E poi, immancabile, l’enogastronomia: da pizza e minestra al brodetto di pesce, dal caciocavallo di Agnone alla pezzata di Capracotta per finire ai salumi tipici come salsicce, capocolli e ventricine.

“E’ il classico gioco da tavolo se parliamo dal punto di vista ludico, in cui vince chi riesce ad accumulare la maggior quantità di soldi, terreni e case, ma è anche la scoperta di un territorio fatto di luoghi incantevoli, modi di dire e specialità enogastronomiche tipiche della nostra terra – spiega Iannetta, l’ideatore -. Insomma, è un modo per parlare con leggerezza di cultura, tradizione e curiosità e per farci conoscere in quanto molisani”.

Dentro c’è il paesaggio, ci sono le usanze, i modi di dire, aneddoti, ma anche realtà imprenditoriali di eccellenza, come il pastificio La Molisana, che esporta in tutto il mondo.

Abbinare promozione e divulgazione in un gioco da tavolo: è l’ultima frontiera del marketing turistico, e il Molise ne sa qualcosa. Ci aveva già provato (e con successo) la Tombola Molisana Geografica, che dopo due edizioni tradizionali lo scorso anno ha fatto il salto diventando virtuale.

Con un visore 3D e un’App scaricabile su PlayStore, si estraggono i numeri natalizi per scoprire i 136 comuni dislocati tra le province di Campobasso e Isernia in una full immersion nell’unica regione d’Italia dove – grazie alle distanze ridotte – dall’alba al tramonto è possibile fare il bagno al mare, la canoa sul lago e una escursione in montagna a duemila metri senza mettere piede oltre il confine.

(LaPresse)

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