Ucraina, Biden in Europa il 24 marzo. Zelensky: “Non entreremo nella Nato”

Guerra Russia-Ucraina in foto Volodymyr Zelensky (Ukrainian Presidential Press Office via AP)

ROMAJoe Biden vola in Europa per raggiungere gli alleati e fare il punto ‘Vis a vis’ sul conflitto in Ucraina. Il presidente degli Stati Uniti arriverà nel vecchio continente il prossimo 24 marzo quando a Bruxelles parteciperà sia al Consiglio europeo che al vertice straordinario della Nato. Un viaggio dove, spiega la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, il presidente Usa “riaffermerà l’impegno ferreo nei confronti dei nostri alleati” e con loro discuterà “gli sforzi di deterrenza e difesa in corso in risposta all’attacco non provocato e ingiustificato della Russia all’Ucraina”.

Sulla Nato prende la parola anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ammettendo di fatto che l’ingresso del suo paese nell’Alleanza non è all’ordine del giorno e nemmeno un argomento da poter affrontare nel prossimo futuro. “Bisogna ammettere che l’Ucraina non entrerà a far parte della Nato – spiega – per anni abbiamo sentito parlare di presunte porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci. Questo è vero e dobbiamo prenderne atto”, aggiunge.

Intanto in una Kiev martoriata dalle bombe e dove è stato imposto il coprifuoco fino alle 7 del 17 marzo, sono giunti i premier di Polonia, Repubblica Ceca e Slovenia. “Questa guerra è il risultato del crudele tiranno che attacca civili vulnerabili, bombardando città e ospedali. Bisogna fermare quanto prima la tragedia che sta accadendo, ecco perché siamo a Kiev”, scrive su facebook il capo del governo polacco Mateusz Morawiecki. Sul fronte dei colloqui, invece, gli ucraini parlano di negoziati “più costruttivi” e si dicono “moderatamente ottimisti”.

Sembra essere di parere opposto Vladimir Putin secondo cui Kiev non sta dimostrando “una seria attitudine nel trovare una soluzione che possa essere accettabile per entrambe le parti”. Il leader russo ne ha parlato in una conversazione telefonica con Charles Michel, presidente del consiglio Europeo al quale ha anche espresso la sua irritazione in merito al fatto che l’Ue abbia a suo dire “ignorato “un atto disumano e criminale di Kiev come l’attacco missilistico contro una zona residenziale nel centro di Donetsk”.

Michel, dal canto suo, ha sottolineato a Putin la necessità di fermare la “guerra fratricida” della Russia contro l’Ucraina. Rapporti gelidi confermati dalla consegna da parte del Cremlino al segretario generale del Consiglio d’Europa dell’avviso ufficiale di ritiro dall’organizzazione che – secondo Mosca – si sta trasformando “in uno strumento di politica antirussa”.

Sul campo infine da Mariupol, dove 400 persone sarebbero tenute in ostaggio dentro all’ospedale, a Kiev gli attacchi si susseguono e nelle ultime 24 ore hanno perso la vita altri due operatori dell’informazione. Si tratta del cameraman di Fox News, veterano di guerra, Pierre Zakrzewski, e della giornalista ucraina Oleksandra Kurshynova. Il fatto è accaduto nel villaggio di Gorenko non lontano da Kiev.

A Mosca invece la giornalista Marina Ovsyannikova, che ieri aveva interrotto una trasmissione di informazione in onda sulla tv controllata dallo Stato Channel 1, con un cartello con un messaggio contro la guerra in Ucraina, è stata condannata a pagare una multa e rilasciata. Rischiava fino a 10 giorni di carcere.(LaPresse)

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