Udinese, Nicola: “Voglio vedere un gruppo che gioca da squadra”

"Ho trovato grande disponibilità ad applicare ciò che abbiamo provato in questo periodo. Io voglio vedere fin da domani un gruppo che gioca come squadra e che sa rimediare ad eventuali errori mettendo in pratica quanto provato in allenamento"

Foto LaPresse/Francesco Mazzitello

UDINE (LaPresse) – Udinese, Nicola: “Voglio vedere un gruppo che gioca da squadra”. “Ho trovato grande disponibilità ad applicare ciò che abbiamo provato in questo periodo. Io voglio vedere fin da domani un gruppo che gioca come squadra e che sa rimediare ad eventuali errori mettendo in pratica quanto provato in allenamento. L’errore non deve essere vissuto come una tragedia ma come opportunità di conoscere una filosofia di gioco diversa”. Così Davide Nicola, neo allenatore dell’Udinese, alla vigilia dell’anticipo con la Roma.

“Non sono solito concentrarmi sulle difficoltà”, ha messo in chiaro in conferenza stampa il tecnico arrivato in sostituzione di Velazquez. “Non aver potuto fare molti allenamenti a causa degli impegni con le Nazionali è stata un problema relativo. Diciamo – ha aggiunto – che è stato un vantaggio da una parte per iniziare ad approfondire la conoscenza dei giocatori, cercando di iniziare fin da subito a trasmettere loro la mia filosofia di gioco”.

Udinese, le dichiarazioni dell’allenatore Davide Nicola

“Cosa potrò dare in più alla squadra? Partirò dal far conoscere la nuova filosofia di gioco analizzando qualità e caratteristiche dei giocatori a disposizione, per poi passare ad approfondire alcuni concetti tecnici e tattici”, ha proseguito. “Per me contano gli spazi e la collaborazioni fra i reparti per arrivare ad essere aggressivi e allo stesso tempo equilibrati sul terreno di gioco”. Quanto al match di domani “ritengo la Roma una delle squadre top level del campionato che non credo avrà problemi a trovare dei degni sostituti nel caso di forfait di qualche sua pedina. I miei giocatori non dovranno essere assillati dal risultato ma devono pensare ad applicare sul campo i compiti che ho loro impartito. Cosa temo dei giallorossi? Temere non fa parte del mio vocabolario, la mia parola d’ordine è battersi bene, in modo da ottenere una crescita mentale da tutti noi”.

Nicola ha poi chiarito come per lui sia “fondamentale” che i giocatori “dimostrino di essere una squadra. Chiedo una grande applicazione e consapevolezza di ciò che gli è stato spiegato in questi giorni. Se c’è la volontà e la passione di andare oltre ogni limite personale allora potremo fare bene. A me interessa andare oltre le difficoltà e lottare sui pregi”. Infine il neo tecnico dei friulani si è soffermato su Lasagna. “Chi fa il nostro lavoro sa che può andare incontro alle critiche, l’importante è che queste siano costruttive. Lasagna è un ragazzo eccezionale che è arrivato fino alla Nazionale, quindi a un livello top, ciò che importa è che Kevin abbia un ambiente che lo stimoli e che stia sereno e tranquillo. Detto ciò a me non interessa molto il singolo giocatore ma il collettivo. Seguendo questa teoria potremo arrivare ad essere una squadra in tutti i sensi”.

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