Usa, Trump sullo scandalo del giudice Kavanaugh: “I dem vogliono impedire nomina”

Il presidente americano difende il giudice da lui nominato

US Supreme Court nominee Brett Kavanaugh speaks on the second day of his confirmation hearing in front of the US Senate on Capitol Hill in Washington DC, on September 5, 2018. - President Donald Trump's newest Supreme Court nominee Brett Kavanaugh is expected to face punishing questioning from Democrats this week over his endorsement of presidential immunity and his opposition to abortion. (Photo by SAUL LOEB / AFP)

Washington (LaPresse/AFP) – Il presidente americano, Donald Trump, mette da parte la cautela sullo scandalo che minaccia il giudice da lui nominato per la Corte suprema, il conservatore Brett Kavanaugh. Il magistrato è stato accusato da una donna, Christine Blasey Ford, di aggressione sessuale quando entrambi erano adolescenti. Sinora aveva affermato, come i colleghi del partito repubblicano, che la docente universitaria meritasse di essere ascoltata in modo giusto e rispettoso.

Ma sembra ora aver messo da parte questi aggettivi. Mentre lo scandalo mette a rischio il suo obiettivo di far ‘pendere’ decisamente verso posizioni conservatrici la Corte suprema. Prima delle elezioni di metà mandato a novembre in cui il Gop potrebbe perdere il controllo del Congresso. Lo stesso Trump è stato accusato da più di 15 donne di molestie sessuali, mentre in un audio era stato registrato mentre pronunciava affermazioni estremamente volgari e sessiste nei confronti delle donne.

Il presidente americano difende il giudice da lui nominato

Il presidente americano ha respinto esplicitamente la credibilità delle affermazioni di Ford, relative a 36 anni fa. Ha accusato in modo generale “i politici radicali di sinistra” di voler “distruggere e ritardare” la nomina di Kavanaugh. La donna, che non ha ancora raccontato la sua versione in pubblico, chiede che l’Fbi indaghi. Ma secondo Trump sarebbe dovuta andare subito a denunciare l’aggressione alle autorità, se fosse accaduta.

Una posizione che contrasta con quella degli esperti, che spiegano la reazione comune delle vittime di molestie sessuali è restare in silenzio per anni per paura o vergogna. “Non ho alcun dubbio che, se l’attacco a Ford fosse stato così brutto come lei dice, accuse sarebbero state subito rivolte alle autorità locali da lei o dai suoi cari genitori”, ha scritto Trump su Twitter. Ha aggiunto: “Gli avvocati della sinistra radicale vogliono che l’Fbi sia coinvolta ora. Perché qualcuno non ha chiamato l’Fbi 36 anni fa?”.

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