Whirlpool, Fim-Cisl: “Inaccettabile la decisione di chiudere lo stabilimento di Napoli”

"Si è svolto questa mattina a Roma l'incontro di coordinamento nazionale Whirlpool tra azienda e Fim, Fiom, Uilm presenti le delegazioni tutti i siti nazionali. All'ordine del giorno la presentazione del profit plan".

Foto LaPresse - Deka Mohamed

MILANO – “Si è svolto questa mattina a Roma l’incontro di coordinamento nazionale Whirlpool tra azienda e Fim, Fiom, Uilm presenti le delegazioni tutti i siti nazionali. All’ordine del giorno la presentazione del profit plan. Durante l’incontro l’azienda ha confermato il trend positivo dei volumi per i siti di Cassinetta, Melano, Comunanza, Siena, e confermato che la reindustrializzazione dell’area di Teverola a Caserta. Qui al momento sono stati riassunti 15 lavoratori a cui seguiranno, hanno riferito i vertici, altre 60 assunzioni. Mentre su Napoli, dove attualmente sono in forza circa 420 lavoratori, l’azienda ha annunciato la chiusura e il licenziamento di tutti i lavoratori. Secondo quanto riferito dai vertici aziendali la profittabilità del sito, nonostante gli investimenti che in questi anni sono di circa 70 milioni, resta sotto la media del gruppo e quindi non più sostenibile. L’annuncio è arrivato senza nessun preavviso. Di fatto una scelta unilaterale a cui abbiamo risposto immediatamente, dichiarando per l’intera giornata di oggi uno sciopero di 8 ore, su tutti i turni in tutti i siti del gruppo”. Lo scrive in una nota la segretaria nazionale Fim Cisl Alessandra Damiani.

Il commento

“Riteniamo la scelta da parte della Whirlpool di chiudere il sito partenopeo inaccettabile, c’è un piano industriale, siglato circa 6 mesi fa insieme al governo, che prevede investimenti e rilancio di tutti i siti, Napoli compreso. Su Teverola poi, l’azienda sta disattendendo gli impegni sulla reindustrializzazione del sito che procedono lentamente. Tutto questo è inaccettabile soprattutto a fronte dei risultati economici e di volumi che in questi anni il gruppo sta avendo”, prosegue Fim Cisl.

L’intervento

“Ora una delegazione sindacale si sta recando al Ministero dello Sviluppo Economico. Riteniamo urgente un incontro con il Ministro, è inaccettabile cancellare il lavoro fatto e 420 posti di lavoro in questo modo esigiamo dall’azienda il rispetto degli accordi presi, bisogna trovare subito una soluzione che tuteli e garantisca il lavoro ai 420 lavoratori del sito di Napoli e le loro famiglie e su Teverola va accelerato il processo di reindustrializzazione che procede troppo lentamente rispetto agli impegni presi. Saranno organizzate assemblee informative con tutti i lavoratori a partire da settimana prossima e se non dovessimo avere risposte da parte dell’azienda continueremo con la nostra azione di lotta”, conclude Damiani (Fim Cisl).

LaPresse

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