Benetton, tra donazioni ai partiti e rapporti societari con i colossi editoriali. La parlamentare Ricciardi: “Ecco perché attaccano il Movimento”

Ricciardi: “Avete capito, finalmente, perché per andare e tornare da Ancona a Milano fanno pagare 72 euro di autostrada o perché a Napoli il Presidente di Tangenziale Spa, Paolo Cirino Pomicino, fa pagare il casello (caso unico in Europa) in un asse interno ad una metropoli nonostante il parere contrario del Parlamento Europeo? Perché - ha concluso la senatrice - stiamo toccando i loro nervi scoperti”

NELLA FOTO : LUCIANO BENETTON ©LAPRESSE/DE ROSE

ROMA – Si sente sotto attacco. E il Movimento Cinque Stelle, ora, sostiene di aver capito il perché. “Stiamo toccando i loro nervi scoperti. Sanno che pian piano scrosteremo tutta questa ruggine e rilanceremo il nostro Paese”. I grillini, dopo aver avviato l’iter di revoca delle concessioni ad Autostrade, sono stati colpiti dal fuoco incrociato di partiti avversari e di alcuni gruppi editoriali. Di Maio, ha ricordato la senatrice Sabrina Ricciardi, aveva proposto a Benetton d pubblicare “i nomi di politici e giornali finanziati nel corso di questi anni”. Dopo quella richiesta, ha spiegato la parlamentare, “immediatamente mi sono messa all’opera ed ho scoperto cose assurde, che giustificano gli attacchi illogici”.

I legami societari tra Benetton e gruppi editoriali

La grillina ha snocciolato cifra dopo cifra le quote societarie di Autostrade per l’Italia: “Per l’88% è di Atlantia, il cui azionista maggiore è la holding Edizione, controllata per il 30% dalla famiglia Benetton. La Edizione ha detenuto sino a qualche mese fa il 2% del Sole 24 Ore ed il 2,24% di Caltagirone editore (Il Mattino, Il Messaggero). E ha detenuto finanche il 5,1% di Rcs MediaGroup (Corriere della Sera, Oggi) conservando una quota indiretta tramite Mediobanca, controllante del 10% della casa editrice. Senza considerare che la Benetton risulta essere una pregiata e ricca ‘contribuente’ dei principali quotidiani nazionali, spendendo in pubblicità circa 60 milioni solo nel 2016”.

Sabrina Ricciardi

Dunque, per la Ricciardi i legami societari, più o meno diretti, tra il colosso dei Benetton e alcuni gruppi editoriali, spiegherebbero gli strali lanciati dai vari quotidiani contro il Movimento: una sorta di reazione alla loro scelta di togliere le concessioni ad Autostrade.

Le donazioni ai partiti

La senatrice ha elencato anche le donazioni che proprio Autostrade Spa, prima di diventare Atlantia, avrebbe dato a diversi partiti: “Il Comitato per Prodi ebbe in donazione 150mila euro, la stessa cifra avuta dal competitor Alleanza Nazionale 5 giorni prima delle elezioni politiche. Trecento mila euro è invece la cifra che si sono divisi la Margherita e i Ds dopo un po’ di tempo. Ma Autostrade Spa ha accontentato proprio tutti, regalando migliaia e migliaia di euro pure a Fi, Udc e Udeur (quest’ultima ha avuto ‘solo’ 50mila euro). Persino il Partito Repubblicano è stato destinatario di regalie a tanti zeri. Insomma ci si è visti bene dal fare ingelosire qualcuno!”.

Il gruppo Gavio

Stesso metodo, secondo la Ricciardi, quello applicato dal gruppo Gavio che avrebbe finanziato “Forza Italia con circa 90mila euro, elargendo contributi tramite società controllate”. A beneficiarne, ha sostenuto la grillina, sono stati anche An, Pier Luigi Bersani, i Democratici si di Sinistra. Gavio inoltre, ha spiegato Ricciardi, controlla pure la Sineco che si doveva occupare “di attività ispettive volte alla verifico dello stato conservativo di ponti e viadotti”. In soldoni controllava il controllore.

Il nervo scoperto

“Avete capito, finalmente, perché per andare e tornare da Ancona a Milano fanno pagare 72 euro di autostrada o perché a Napoli il Presidente di Tangenziale Spa, Paolo Cirino Pomicino, fa pagare il casello (caso unico in Europa) in un asse interno ad una metropoli nonostante il parere contrario del Parlamento Europeo? Perché – ha concluso la senatrice – stiamo toccando i loro nervi scoperti”.

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