La Nazionale di Mancini con il Portogallo ripartirà dal talento viola Federico Chiesa

in foto Roberto Mancini

Milano – Il deludente pareggio (1-1) contro la Polonia non è stato certamente il debutto che auspicava Roberto Mancini. Nella ‘sua’ Bologna dall’esordio della Nazionale nella neonata Nations League sono emerse più ombre che luci. Ed è proprio alle cose positive, viste soprattutto nella ripresa, che il commissario tecnico deve aggrapparsi in vista del prossimo impegno in casa del Portogallo di lunedì sera.

Donnarumma garanzia per il dopo-Buffon

La nota positiva, oltre alla prestazione di Donnarumma che ha salvato l’Italia nel primo tempo confermando di poter essere una garanzia per il dopo-Buffon, ha il nome di Federico Chiesa.

Personalità, fame, entusiasmo

Il talento della Fiorentina, inserito nella ripresa al posto del deludente Insigne, ha regalato vivacità all’attacco azzurro ed è stato decisivo nel raggiungimento del soffertissimo pareggio, procurandosi il rigore. Figlio d’arte studia da leader, è lui l’uomo nuovo da cui ripartire. Con tutta probabilità, Mancini gli affiderà una maglia da titolare nella sfida dei lusitani.

Confortante anche la performance di Federico Bernardeschi

Così come dovrebbe trovare spazio dal 1′ anche Andrea Belotti: con la maglia della Nazionale, l’attaccante del Torino ha confermato il buon stato di forma che sta attraversando con i granata. Confortante anche la performance di Federico Bernardeschi, un altro della ‘new generation’ azzurra (“ha qualità tecniche elevate e in futuro potrebbe diventare molto più decisivo, ha un margine di miglioramento enorme”, lo ha elogiato il ct) e quella di Jorginho, autore su rigore del suo primo gol in Nazionale.

Rischia seriamente il posto Mario Balotelli

Il ‘pupillo’ del ct, non certo al top della forma, non è mai riuscito ad incidere: una bocciatura senza appello che ha già riattivato il coro di critiche che ‘SuperMario’ spesso si è trascinato dietro nelle sue presenze in azzurro. Anche se il ct lo ha difeso nel dopogara: “Deve trovare la condizione, ma è un attaccante di spessore internazionale“.

Mancini dovrà valutare le sue scelte 

Uscire un risultato negativo da Lisbona complicherebbe maledettamente il cammino di una Nazionale chiamata a trovare una sua identità nel miglior tempo possibile. Contro il Portogallo “mi aspetto di migliorare quanto fatto” contro la Polonia “e ottenere un risultato importante. Sui cambi sicuramente ne faremo, ma vedremo”, ha spiegato Mancini, consapevole che il compito che lo attende non è uno dei più facili.

Parole di conforto, riguardo la ‘mission’ non arrivano da Arrigo Sacchi

Se prima era difficile fare il ct della Nazionale, adesso lo è ancora di più. Non abbiamo orgoglio, anche se si sta migliorando la capacità di giudicare. Quando una squadra ha dato tutto quello che può, bisogna applaudirla“. E allo jesino di sicuro non avrà fatto piacere la stoccata dell’ex ct a Balotelli: “Il calcio è uno sport di squadra, bisognerebbe avere poche idee ma chiare. L’intelligenza vale più dei piedi, per questo devo prendere giocatori intelligenti, persone che hanno generosità, passione, professionalità, spirito di squadra. Questa è la benzina che permette alla macchina di andare avanti“. Più chiaro di così…

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