ROMA – Instancabile, perchè sul piatto questa volta c’è quel numero a due cifre che a Forza Italia non può mancare. Silvio Berlusconi alla veneranda età di 82 anni non si risparmia e in Sardegna vuole invertire la rotta.
Quel 9.04 per cento in Abruzzo non deve ripetersi, è il refrain a palazzo Grazioli, dove il Cav oltre a preparare il tour sull’isola sta trattando per il candidato di coalizione per le elezioni in Basilicata.
Tre apparizioni televisive solo venerdì e poi il volo per Cagliari per sostenere Christian Solinas, il candidato unico della coalizione, che correrà per la poltrona di governatore il 24 febbraio. L’agenda è ricca di impegni, e tra gli appuntamenti da confermare anche un pranzo domenica nell’ovile di Mamoiada con i pastori sardi.
Un assaggio in vista anche della campagna elettorale per le Europee
L’ex premier cerca di tenere il passo e a fronte di una crescita stratosferica della Lega e, ‘modesta’ come viene definita da fonti azzurre, di Fratelli d’Italia, Forza Italia non intende mollare la presa.
Al centro delle tensioni nel centrodestra c’è il piano, ormai svelato, di rafforzare l’asse sovranista di Salvini e Meloni, e, dopo le Europee, cannibalizzare Fi.
Il gelo, è ormai evidente, è sceso sulla coalizione, benchè i rapporti con Salvini, dice l’ex premier, sono “buoni” perché “ci sarà da fare un nuovo governo di centrodestra”.
“Ma a furia di stare lì a condividere le decisioni sbagliate dei 5 stelle anche lui si assume una parte di responsabilità – confida – E ogni tanto mi viene voglia di mandarlo a quel Paese“. Per l’ex premier “il centrodestra esiste ed è l’unica soluzione per il futuro. Forza Italia continua da essere il perno di tutto quanto“.
Berlusconi lo ripete come un disco rotto, “non amo la politica, ma torno in campo per senso di responsabilità“. La Sardegna e poi la chiamata alle urne del 26 maggio, due banchi di prova fondamentali per Forza Italia, dove il Cav non ha intenzione di fallire.
Il piano è prima di tutto scuotere gli italiani, stesso schema usato per le elezioni del 2013, che gli portò una rimonta inaspettata. Ecco allora il perché degli attacchi agli elettori, che Berlusconi non solo conferma ma non considera una esagerazione: “Questa è una crudele realtà. Gli italiani sono in momento di pazzia, spero temporanea, conto in risveglio“.
(LaPresse)