Conte vede Zingaretti e Di Maio. Aut aut dei grillini: “Se nel programma entrano i nostri punti, bene. In caso contrario meglio il voto”

Zingaretti ha chiesto al premier incaricato il taglio delle tasse per le famiglie con redditi medio-bassi

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 30-08-2019 Roma Politica Camera dei Deputati - Consultazioni del Presidente del Consiglio incaricato Giuseppe Conte Nella foto Francesco Silvestri, Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli (M5S) Photo Roberto Monaldo / LaPresse 30-08-2019 Rome (Italy) Chamber of Deputies - Consultation of the Prime Minister Giuseppe Conte In the pic Francesco Silvestri, Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli

Taglio delle tasse per i salari medio bassi, asilo nido e università gratis pei chi non naviga nell’oro. Sono i concetti che il Pd ha ribadito oggi al tavolo con Giuseppe Conte. Se bisogna formare il governo, serve rivedere alcune ‘cose’ decise dai grillini con i precedenti alleati: “Abbiamo proposto al Presidente – ha dichiarato Nicola Zingaretti – che anche sui cosiddetti decreti sicurezza si proceda nelle forme dovute almeno al recepimento delle indicazioni pervenute dal Presidente della Repubblica”.

Spiazza il discorso di Luigi Di Maio dopo il confronto con il premier incaricato. Una sorta di aut aut: “Se entreranno i nostri punti nel programma di governo si potrà partire altrimenti meglio il voto. O siamo d’accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti. Non guardiamo a un governo solo per vivacchiare, consideriamo alcuni dei punti del documento imprescindibili”. Dai grillini è stato ribadito il no alla patrimoniale e alle modifiche sul decreto sicurezza.

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