Vaccini, la spallata di Figliuolo: 20 milioni di dosi in arrivo. Speranza: “Ora Patto per il Paese”

Inaugurando l'hub nella sede di Confindustria a Roma, Figliuolo parla di 2.658 punti vaccinali ai quali se ne potranno aggiungere circa 800

Foto Luca Bruno / AP in foto il Generale Francesco Paolo Figliuolo

ROMA – Oltre trentacinque milioni di dosi già somministrate e un carico di 20 milioni di sieri in arrivo. Con il ministro della Salute Roberto Speranza che lancia l’idea di un Patto Paese per ripartire e il mondo imprenditoriale che risponde presente: “Acceleriamo senza abbassare la guardia”. In un’Italia che guarda all’estate con fiducia e che vede scendere le terapie intensive sotto quota mille, il commissario per l’emergenza Paolo Francesco Figliuolo non ha dubbi: “A giugno daremo una spallata sui vaccini”. E’ questo il mese cerchiato in rosso da tempo sulla sua agenda, il periodo decisivo per somministrare a tutti, anche in azienda, e accendere la miccia della ripresa definitiva per economia e vita sociale. Inaugurando l’hub nella sede di Confindustria a Roma, Figliuolo parla di 2.658 punti vaccinali ai quali se ne potranno aggiungere circa 800.

La campagna vaccinale

“I numeri ci stanno dando ragione. Abbiamo vaccinato il 91% degli over 80 e il 71% degli over 60”, spiega ancora. Nel nostro Paese oltre 12 milioni di persone – quasi il 21% degli italiani adulti – hanno già completato il ciclo e anche grazie ai quasi 3,5 milioni di dosi Pfizer on arrivo l’obiettivo di immunizzare il 70% della popolazione target entro settembre non appare un’utopia. I maturandi oggi hanno iniziato a vaccinarsi nel Lazio (oltre 17mila) e in Campania con ottime adesioni e ora Aifa ha dato l’ok per i 12-15enni.

“Dobbiamo affidarci al ruolo dei pediatri di libera scelta”, dice Figliuolo, con Speranza che rilancia: “Abbiamo vissuto mesi non facili, ora siamo in una fase molto diversa. Credo che possiamo, con i piedi per terra, dare un messaggio di ragionata fiducia”. Parole importanti da parte di un ministro sempre iper prudente, ma che ora parla di misure che hanno funzionato, con l’effetto dei vaccini prodromico alla stagione di ripartenza. Qui, forse ancora di più rispetto alle fasi iniziali della pandemia, servirà per il titolare della Salute “un grande Patto Paese, per unire il Paese il più possibile”.

Patto per il Paese

“Mi ritrovo nelle parole del ministro Speranza, ricordo che a già settembre dell’anno scorso all’assemblea pubblica di Confindustria avevo chiesto un patto per l’Italia, perché solo lavorando tutti insieme riusciremo a uscire forti da questa crisi”, gli fa eco Carlo Bonomi. Il presidente di Confindustria glissa sulla polemica per il blocco dei licenziamenti e punta forte sui vaccini: “Non bisogna abbassare la guardia, il Paese ancora non è uscito dalla crisi pandemica. Dobbiamo continuare ad accelerare. Giugno e luglio saranno determinanti”.

Un’ulteriore spinta ai più reticenti arriverà anche dalla campagna vaccinale in farmacia, dove viene inoculato il monodose Johnson &Johnson. Secondo Federfarma sono circa 10mila i presidi pronti a somministrarli, anche in vista di possibili richiami a fine anno e nel 2022. Intanto dall’organizzazione mondiale della sanità arriva una nuova carta, con l’approvazione per l’uso d’emergenza del vaccino cinese Sinovac. Ad aprile, uno studio pubblicato da un team di scienziati in Brasile ha confermato un tasso di efficacia oltre il 50% per questo siero, mentre un altro report cileno ha riscontrato un tasso di efficacia del 67%.

(LaPresse/di Alessandro Banfo)

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