Il gruppo con il maggiore numero di dipendenti è Poste Italiane con 121.423 unità, in calo del 2,6% sul 2020. Segue Ferrovie dello Stato (81.906, +0,6%). Sopra le 50mila unità troviamo Edizione (68.922,+19,6%), Enel (66.279, -0,7%) e Leonardo (50.413, +1,1%). Appena sotto la soglia delle 50mila unità Telecom Italia (47.930, -2,4%).
E’ quanto emerge dalla 57esima edizione dello studio sulle Principali Società Italiane della Area Studi di Mediobanca. Lo studio analizza i bilanci relativi all’esercizio 2021 di 3.442 aziende, suddivise in base al settore in cui operano. Nel dettaglio: 2.613 società industriali e di servizi, 240 holding, 28 sim, 28 società di leasing, 38 di factoring e credito al consumo, 387 banche e 108 assicurazioni.
La graduatoria dei maggiori “datori di lavoro” sul solo territorio italiano vede in prima posizione Poste Italiane i cui 121.423 dipendenti sono tutti nazionali; circa 72,9mila dipendenti di Ferrovie dello Stato (l’89% del totale) operano in Italia (poche migliaia fanno capo alle controllate estere) e ne fanno il secondo gruppo domestico davanti a Telecom con poco più di 38,3mila unità a fine 2021, seguita da Leonardo (31,7mila), Enel (30,3mila), Superit (25.410 dipendenti tutti nazionali) e Eni con circa 20,6mila, ultimo gruppo sopra le 20mila teste in Italia.
Considerando inoltre le aziende che ruotano nell’orbita degli Agnelli incluse nella graduatoria, il personale impiegato aggregato è pari a circa 67mila unità. – rileva Mediobanca nello studio – Poste Italiane si contraddistingue anche per l’alto numero di dipendenti donne occupate: 64,4mila ovvero il 53% del totale. Incidenza ancora più alta, pari al 90%, per Calzedonia Holding (36,7mila circa) e Almaviva – The Italian Innovation Company, 63,2% (28,2mila circa).
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