MILANO (LaPresse) – Volo Easyjet perde contatti radio, intercettato da un caccia dell’Aeronautica. Intervenuta una coppia di caccia Eurofighter dell’Aeronautica Militare. In prontezza per il servizio di sorveglianza dello spazio aereo nazionale. Che infatti si sono alzati rapidamente in volo intorno alle 13 di sabato dalla base aerea di Grosseto, sede del 4° Stormo, per intercettare un velivolo Airbus 320 della compagnia Easyjet in volo da Heraklion (Grecia) a Bordeaux (Francia). Che aveva temporaneamente perso i contatti radio con gli enti del traffico aereo.
Due caccia sono partiti per ritrovare il volo Easyjet
I due caccia sono intervenuti su ordine del Caoc (Combined air operation center) di Torrejon (Spagna). Si tratta dell’ente Nato responsabile per la sorveglianza dei cieli nell’area. Che ha ordinato il decollo immediato su allarme – in gergo tecnico ‘scramble’ – per intercettare il velivolo in difficoltà. E quindi per verificare la natura del problema. Dopo pochi minuti dal decollo, i due intercettori hanno stabilito il contatto visivo con il velivolo civile. Accertando che quest’ultimo non si trovasse in condizioni di emergenza. Una volta ripristinate le comunicazioni, lo stesso ha continuato sulla rotta prestabilita, mentre i due caccia, cessato l’allarme, sono rientrati alla base.
L’Aeronautica assicura la sorveglianza dello spazio per 365 giorni
L’Aeronautica Militare assicura la sorveglianza dello spazio aereo nazionale 365 giorni all’anno, 24 ore su 24, con un sistema di difesa integrato, fin dal tempo di pace, con quello degli altri paesi appartenenti alla Nato. Il servizio è garantito – per la parte sorveglianza, identificazione e controllo – dall’11° Gruppo D.A.M.I. di Poggio Renatico (FE) e dal 22° Gruppo Radar di Licola (NA), relativamente all’intervento in volo, dal 4° Stormo (GR), dal 36° Stormo (BA) e dal 37° Stormo (TP), tutti equipaggiati con velivoli caccia Eurofighter.
Da gennaio 2017 attivata una cellula di Eurofighter F-2000
A partire da gennaio 2017, l’Aeronautica Militare ha attivato inoltre una cellula di Eurofighter F-2000 presso il 51° Stormo di Istrana al fine di ottimizzare la copertura dello spazio aereo nazionale, in un’ottica di generale riduzione dei tempi di intervento e di tempestivo contrasto di eventuali minacce. Da marzo 2018, inoltre, nel sistema di difesa aerea sono stati integrati anche i velivoli F-35 del 32° Stormo di Amendola, che contribuiscono con specifiche capacità operative e tecnologia di ultima generazione alla difesa dei cieli italiani.