ROMA – Malcom alla Roma, affare saltato. Quando il brasiliano sembrava praticamente essere giallorosso, il Barcellona si è inserito nella trattativa facendo valere la legge del più forte. Il giocatore, già in volo per la Capitale, ha fatto così dietrofront nella notte. Nel pomeriggio è atteso in Catalogna per le visite mediche con i blaugrana. Al Bordeaux andranno 43 milioni, al ragazzo un contratto quinquennale da 5 milioni a stagione.
L’inserimento a trattativa chiusa
La vicenda ha comunque del clamoroso. Nel pomeriggio di ieri Bordeaux e Roma avevano annunciato ufficialmente via Twitter la chiusura dell’accordo. Malcom era atteso in Italia con un volo charter attorno alle 23, quando è arrivata la notizia dell’inserimento del Barcellona. I francesi hanno immediatamente ordinato al ragazzo di tornare indietro, constatando che l’offerta era più alta di quella iniziale della Roma (36 milioni complessivi).
Monchi imbufalito per il tiro mancino
Fonti vicine agli ambienti giallorossi raccontano di un Monchi letteralmente imbestialito per quella che il ds ha ritenuto una vera scorrettezza. Sia dei francesi, che avevano già annunciato la chiusura dell’affare, sia del Barcellona, che non si è fatto scrupoli a far tornare indietro il giocatore. Nella mattinata il dirigente ha pareggiato l’offerta catalana e provato a convincere il ragazzo, risultato però troppo ingolosito dalla prospettiva di giocare con Messi.
In serata l’ufficialità
Pochi minuti fa è arrivata la fine della telenovela. Malcom è ufficialmente un giocatore del Barcellona. Al Bordeaux andranno 41 milioni di euro più uno di bonus, al giocatore 25 milioni in 5 anni. Alla Roma non resta che la rabbia per un talento purissimo sfumato quando era praticamente in pugno. Un insegnamento prezioso per i giallorossi, che hanno forse pagato la troppa trasparenza in un’operazione comunque delicata.
Questione anche di stile
Nel 2013 proprio la Roma prelevò dal Barcellona il giovane Antonio Sanabria, attaccante all’epoca 16enne. Per i regolamenti Fifa i capitolini avrebbero potuto mettere sotto contratto il ragazzo con un indennizzo minimo da pagare al Barcellona, ma i giallorossi mostrarono un occhio di riguardo per la ‘cavalleria’, pagando al blaugrana una somma pattuita e non dovuta. Un gesto elegante che non deve far rabbia alla luce del comportamento attuale di quello che ad oggi si definisce ‘mas que un club’. Signori, del resto, si nasce.