Alitalia, i sindacati: no a una compagnia regionale, passo indietro di 75 anni

"Gli spostamenti degli italiani sarebbero pertanto condizionati dalle scelte commerciali e di interesse delle compagnie europee”, denunciano i sindacati

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 05 Marzo 2021 Roma (Italia) Cronaca : Aerei Alitalia Nella foto : aerei Alitalia sulla pista dell’aeroporto Fiumicino Photo Cecilia Fabiano/LaPresse March 05 , 2021 Roma (Italy) News : Alitalia’s planes In The Pic : Alitalia Planes on Fiumicino airport gateway

ROMA – “Una compagnia aerea anonima, di dimensioni regionali, con un piano industriale con modesti obiettivi imposto dalla direzione generale concorrenza della Commissione europea riporterebbe l’Italia indietro di 75 anni. E cioè a non avere, entro i prossimi due anni, una compagnia aerea nazionale. Gli spostamenti degli italiani sarebbero pertanto condizionati dalle scelte commerciali e di interesse delle compagnie europee”. Così i segretari generali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti Stefano Malorgio, Salvatore Pellecchia e Claudio Tarlazzi, commentano le notizie su Alitalia, apparse stamattina su alcuni quotidiani.

La protesta dei sindacati

“Qualora le anticipazioni fossero confermate, il lavoro dei precedenti governi sarebbe cancellato con un colpo di spugna. E l’Italia perderebbe definitivamente le quote di mercato di trasporto aereo difese fino a oggi coi denti dalle lavoratrici e dai lavoratori di una compagnia, Alitalia, in amministrazione straordinaria da circa quattro anni.

Inoltre – proseguono i leader delle federazioni dei trasporti di Cgil, Cisl e Uil – ci troveremmo, di fatto, di fronte a un trattamento discriminatorio dell’Unione europea nei confronti dell’Italia atteso che, alle compagnie di bandiera tedesca e francese, a fronte di significativi aiuti economici da parte dello stato (il gruppo Lufthansa ha collezionato 11 miliardi di euro di cui 9 alla casa madre e Air France ha ricevuto 7 miliardi di euro a fronte dei quali dovrà cedere solo 18 slot sugli oltre 300 in suo possesso) ha richiesto un sacrificio modesto se rapportato a quanto richiesto ad Alitalia che ha ricevuto 1,4 miliardi di euro.

Chiedere la partenza di una nuova compagnia senza nome, senza logo e senza aerei e personale e slot sufficienti a competere in un mercato agguerrito come quello del trasporto aereo italiano e globale è come chiedere a un campione di scherma di andare alle Olimpiadi con le mani legate dietro la schiena”.

(LaPresse)

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