Il ddl Anticorruzione è legge con 304 sì. Di Maio esulta: “Niente sarà più come prima”. Le opposizioni: “Introdotta la cultura del sospetto”

Si è votato alla Camera, dove il testo era arrivato dopo alcuni emendamenti discussi in Senato.

Anticorruzione approvata legge
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 18-12-2018 Roma Politica I deputati del Movimento 5 Stelle escono da Montecitorio dopo l'approvazione del DL Anticorruzione Nella foto Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede con i deputati del Movimento 5 Stelle Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 18-12-2018 Roma (Italy) Politic Deputies of the Movimento 5 Stelle leave Montecitorio after the approval of the anti-corruption law decree In the pic Luigi Di Maio, Alfonso Bonafede

ROMA – Il governo Conte e in particolare il Movimento 5 Stelle portano a casa un altro risultato ragguardevole. Il ddl Anticorruzione, da ieri sera, è una nuova legge dello Stato. Si è votato alla Camera, dove il testo era arrivato dopo alcuni emendamenti discussi in Senato. I voti a favore sono stati 304, quelli contrari 106, 19 gli astenuti (i deputati di Fratelli d’Italia). Vuoti i banchi di Forza Italia. I pentastellati festeggiano “per una giornata storica”, le opposizioni insorgono.

Il ddl Anticorruzione è legge, i 5 Stelle festeggiano in piazza. Di Maio: “Niente sarà più come prima”. Bonafede: “E’ solo l’inizio”. Il premier Conte: “Continuiamo a cambiare l’Italia”

“Niente sarà più come prima, finora gli onesti erano stati trattati da fessi, ma adesso cambia tutto”, ha commentato il vice-premier Luigi Di Maio sceso in piazza con deputati e militanti M5S per festeggiare. “Con questa legge rimettiamo un po’ di merito di nuovo al centro delle politiche pubbliche dello Stato”, ha aggiunto in merito all’approvazione del ddl Anticorruzione. Raggiante il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: “Questa legge è per tutti i cittadini onesti, per tutti gli imprenditori che vogliono fare bene il loro lavoro e per tutte le persone che faranno rinascere questo Paese”. Poi promette: “E’ soltanto l’inizio, ora arriverà la riforma del processo penale, perché il processo abbia tempi brevi, certi e ragionevoli”. A Bonafede e a tutto il Movimento sono arrivati i complimenti del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte: “Continua il nostro percorso di cambiamento per rilanciare il ‘sistema Italia’. Un grazie per l’impegno profuso al ministro”. A ‘sorvegliare’ sul ‘naturale’ andamento della votazione da parte della Lega, in aula c’erano anche il vice-premier Matteo Salvini e il sottosegretario Giancarlo Giorgetti.

Le opposizioni furiose (e preoccupate), Berlusconi (Fi): “Tutti ora sono nelle mani dei pm”. Ferri (Pd): “Altro che spazzacorrotti, questo provvedimento spazza via il lavoro dei governi Renzi e Gentiloni”

Sul piede di guerra le opposizioni, soprattutto quelle ‘storiche’. D’altra parte, la nuova legge costringerà i vecchi partiti ad una trasparenza alla quale non sono mai stati legati. “Questo provvedimento mette chiunque nelle mani dei pm. Per nulla si può arrivare al sequestro dei beni e a togliere la libertà a qualcuno”, le dichiarazioni di Silvio Berlusconi. E per Forza Italia ha parlato anche Maria Bernini, capogruppo al Senato. “Oggi il Governo ha introdotto per legge la cultura del sospetto, ha trasformato tutti gli italiani in presunti colpevoli, ha inventato l’ergastolo processuale”. Ancor prima della Bernini ci aveva pensato il deputato Enrico Costa a spiegare i motivi della mancata votazione da parte di Fi: “Noi non siamo complici dell’omicidio del processo penale. Per questo Forza Italia non parteciperà al voto finale sul disegno di legge anticorruzione”. Si è fatto sentire anche il Partito democratico. “È un provvedimento che ‘spazza’ non i corrotti ma il lavoro iniziato anni fa e portato avanti dai governi Renzi e Gentiloni e che travolge i principi fondamentali e il sistema penale”, ha commentato Cosimo Maria Ferri, membro della commissione Giustizia alla Camera.

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