Borsa, Milano chiude in rialzo nel giorno di Moody’s. Bpm brilla a +5,03%

Si è guardato anche alla stagione delle trimestrali, soprattutto a Piazza Affari. Banco Bpm si è messa in luce segnando un rialzo di circa il 5,03%

TORINO – L’ultima seduta della settimana viene archiviata con segno nettamente positivo a Piazza Affari, che si è allineata all’umore di Wall Street. E a quello delle Borse europee, con Londra che ha guadagnato l’1,4%, a 5.935,98 punti, Francoforte l’1,35% a 10.904,48 punti, Parigi l’1,07% a 4.549,64 punti.

Chiusura in positivo

L’indice Ftse Mib ha chiuso in progresso dell’1,13% a 17.439,3 punti, aspettando il doppio verdetto delle agenzie di rating Dbrs e soprattutto di Moody’s dopo il downgrade di Fitch Ratings che ha fatto precipitare il giudizio sui Btp a un livello superiore a quello ‘junk’, spazzatura, di appena un gradino. Nell’attesa gli investitori hanno guardato di buon occhio al colloquio telefonico tra i funzionari americani e cinesi, dopo le recenti tensioni sul fronte del coronavirus. Ma anche ai dati sul mercato del lavoro americano, che hanno fotografato un quadro in forte peggioramento a causa del Covid-19, con la disoccupazione salita al 14,7%, sui livelli più alti dal dopoguerra.

In rialzo Banco Bpm e Ubi

Ma si è guardato anche alla stagione delle trimestrali, soprattutto a Piazza Affari. Banco Bpm si è messa in luce segnando un rialzo di circa il 5,03% a 1,1475 euro che lo ha collocato in vetta al listino milanese. Il gruppo ha chiuso il primo trimestre 2020 con un utile netto di 152 milioni di euro, migliore delle attese, e in crescita del 58,3% rispetto al quarto trimestre 2019 e in linea con i primi tre mesi del 2019.

Rialzo dell’ 1,27% percentuale per Ubi Banca, a 2,552 euro, nel giorno dei risultati del primo trimestre. La banca lombarda guidata dal ceo Victor Massiah ha riportato nel primo trimestre un utile netto di 93,6 milioni (+12,2% rispetto agli 83,4 milioni al 31 marzo 2019 e più che raddoppiato rispetto ai 38,1 milioni del quarto trimestre 2019), nonostante significative rettifiche analitiche aggiuntive effettuate in modo mirato sulle inadempienze probabili nei settori maggiormente colpiti dalla crisi Covid.

Sale anche Atlantia

In luce Atlantia che è salita più del 4,81% a 13,95 euro. Il balzo potrebbe essere spiegato dagli sviluppi sul dossier Alitalia, principale operatore di Adr (la controllata da Atlantia) con circa il 35% dei passeggeri. Secondo il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli, la nuova Alitalia dovrebbe avere un capitale iniziale di 3 miliardi di euro, se si vuole supportare un vero piano di rilancio.

Spread a 233 punti base

Leonardo, dopo un avvio in territorio negativo, ha imboccato la via dei rialzi chiudendo con un progresso dell’1,84%a a 6,10 euro. L’ex Finmeccanica ha annunciato giovedì, dopo la chiusura di Piazza Affari, i risultati del primo trimestre 2020: un rosso di 59 milioni di euro e l’Ebita in calo a 41 milioni. Giù anche i ricavi, a 2.591 milioni (-4,9% su base annua), principalmente riconducibile ai rallentamenti negli elicotteri e alle minori consegne per effetto del Covid 19. Chiusura in calo a 233 punti base per lo spread tra Btp e Bund tedesco, con il rendimento del decennale italiano che si attesta all’1,79%. Il giorno precedente aveva chiuso a 246 punti base.

(AWE/Finanza.com)

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