Borsa, Piazza Affari ed europee previste in calo in avvio

Intanto gli investitori attendono sviluppi nelle trattative Usa-Cina volte a scongiurare l'escalation della guerra commerciale e a raggiungere una intesa

MILANO – L’ultima seduta della settimana dovrebbe avviarsi con segno meno per Piazza Affari e le principali Borse europee, in scia alla debolezza di Wall Street ieri sera e dei listini asiatici questa mattina, sui timori di un eventuale rallentamento dell’economia americana, dopo la diffusione del dato relativo alle vendite al dettaglio Usa, scese a dicembre dell’1,2%.

Borsa, si prevede un avvio al ribasso

Si è trattato della performance peggiore in un decennio circa. Intanto gli investitori attendono sviluppi nelle trattative Usa-Cina volte a scongiurare l’escalation della guerra commerciale e a raggiungere una intesa. Negoziati di alto livello si stanno svolgendo a Pechino in tal senso. La Borsa Tokyo ha chiuso con l’indice Nikkei in ribasso dell’1,13%, Shanghai e Hong Kong cedono circa 1 punto percentuale.

I fronti europei e internazionali da monitorare

La giornata odierna sarà movimentata da numerosi dati macro. In particolare, si segnalano la bilancia commerciale dell’Italia e della zona euro e le vendite al dettaglio in Gran Bretagna. Nel pomeriggio dagli Stati Uniti verranno diffusi l’aggiornamento sulla produzione industriale e l’indice di fiducia elaborato dall’università del Michigan. Diversi spunti anche a livello societario.

Piazza Affari, occhio ai titoli Eni, Pirelli e Fca

Tra i titoli di Piazza Affari, da monitorare Eni, che questa mattina ha diffuso i conti, e Pirelli che ha alzato il velo sui risultati ieri a mercato chiuso, snocciolando anche le previsioni per l’anno in corso. Attenzione anche a Fiat Chrysler (Fca) dopo i dati sulle immatricolazioni di auto in Europa. Ieri il listino milanese ha interrotto la striscia di rialzi chiudendo con un calo dello 0,78% dopo che lo spread è tornato ad allargarsi in area 270 punti base.

Pil italiano fermo su base mensile

In Italia l’Ufficio Studi Confcommercio ha stimato un Pil fermo a febbraio su base mensile con una variazione di -0,1% rispetto a un anno fa. A questa previsione si è aggiunto il commento di Moody’s secondo cui la crescita dell’Italia prevista per quest’anno si tradurrà in un rapporto deficit-Pil al 2,5%, rispetto al 2,04% atteso dal governo M5S-Lega. L’agenzia di rating ha tagliato le stime di crescita del Pil italiano da +1,3 precedente a un valore compreso tra lo zero e 0,5%.

(AWE/Finanza.com)

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