Bus nella scarpata a Siena, indagato l’autista

Foto LaPresse - Stefano Porta

SIENA – È di una persona morta e 37 feriti, dei quali quattro in gravi condizioni, il bilancio dell’incidente stradale avvenuto ieri mattina, poco dopo le nove, sul raccordo autostradale Siena-Firenze, dove un bus turistico, per cause in corso di accertamento, al chilometro 7 in direzione Siena, tra le uscite di Monteriggioni e Badesse, è uscito di strada ed è finito in una scarpata, ribaltandosi. A perdere la vita è stata Elena Urtaeva, cittadina russa, 41 anni, di professione accompagnatrice turistica. Era lei la guida della comitiva di turisti di paesi dell’Est Europa, circa una sessantina, in gran parte russi, che si trovavano sul pullman a due piani e che erano arrivati in Italia per un tour delle città d’arte. La comitiva era partita questa mattina da Montecatini Terme (Pistoia) ed era diretta nella città del Palio.

L’autista del pullman, L. S., 35 anni, originario di Castrovillari (Cosenza), che da mercoledì pomeriggio si trova nella caserma della polizia stradale di Siena dove è stato interrogato dal pm di turno, risulta adesso indagato per omicidio stradale e lesioni. Gli inquirenti stanno effettuando accertamenti per ricostruire la dinamica dell’incidente. E la procura ha anche affidato un incarico peritale per condurre verifiche sul guard rail e sull’assetto infrastrutturale della superstrada. Da quanto emerge, inoltre, la polizia stradale non avrebbe rilevato segni di frenata L’uomo è stato anche sottoposto ad accertamenti tossicologici che, stando a quanto si apprende, avrebbero dato esito negativo. Il suo cellulare, che era rimasto nell’autobus, è stato recuperato e posto sotto sequestro. Intanto, dal mezzo è stato estratto anche il cronotachigrafo. Anche i passeggeri rimasti illesi sono stati ascoltati dalla polizia che cerca di ricostruire le cause dell’incidente.

Siena, la ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione, il mezzo ha sfondato il guardrail ed è finito in una scarpata terminando la sua corsa in un bosco. Il bus, adagiato su un fianco, è rimasto incastrato tra gli alberi. Proprio la vegetazione avrebbe in parte attutito la caduta del pullman evitando così che il bilancio delle vittime fosse più alto. Nessuno avrebbe visto l’incidente dall’Autopalio. A dare l’allarme sono stati tre boscaioli che stavano lavorando vicino a dove il mezzo ha terminato la sua corsa. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, i sanitari del 118, che ha inviato sul posto due automediche. E poi l’elisoccorso Pegaso e ambulanze di soccorso, le forze dell’ordine, il personale dell’Anas e della protezione civile. La strada è rimasta bloccata in direzione sud, con uscita obbligatoria a Monteriggioni, e si sono create lunghe code.

Vigili del fuoco in azione

I vigili del fuoco, dopo circa due ore, intorno alle 11,30, hanno finito di estrarre i passeggeri rimasti incastrati nelle lamiere e, quando hanno rimosso il bus usando un’autogru, hanno rinvenuto il corpo senza vita della 41enne. Già, alle 9.45, l’Azienda ospedaliero-universitaria senese aveva attivato l’unità di crisi interna per affrontare l’emergenza. Alle 12, i pazienti in codice rosso arrivati al policlinico Santa Maria alle Scotte erano quattro. Nessuno di loro, da quanto si apprende, sarebbe in pericolo di vita. Sette i pazienti arrivati all’ospedale senese in codice giallo e altri sette in codice verde. Altre persone coinvolte nell’incidente sono state prese in carico dall’Azienda Usl Toscana Sud-Est, nei presidi ospedalieri più vicini.

Il prefetto di Siena, Armando Gradone, ha commentato che la città “ha ancora una volta dato prova dell’ineccepibile capacità operativa acquisita dal sistema provinciale di sicurezza e protezione civile”.

(Francesco Buongiovanni – LaPresse)

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