Calcio, Allegri: “Juve-Psg per noi vale l’Europa League, rientra Locatelli”

"Domani è una partita strana perchè non lottiamo per superare il turno ma dobbiamo pensare all'Europa League. Rientra Locatelli, ma la formazione potrebbe essere simile a quella di Lecce"

Foto LaPresse - Fabio Ferrari 08 Dicembre 2021 Nella foto: Massimiliano Allegri (Juventus F.C.);

“Domani è una partita strana perchè non lottiamo per superare il turno ma dobbiamo pensare all’Europa League. Rientra Locatelli, ma la formazione potrebbe essere simile a quella di Lecce”. Lo ha detto Massimiliano Allegri, allenatore della Juventus, intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della partita di Champions League contro il Psg. “Il fatto di non poterci confrontare con le squadre migliori d’Europa è frustrante, però ora dobbiamo concentrarci sulle prossime partite, prima il PSG, poi il campionato”, ha aggiunto. “Messi è sempre stato il migliore giocatore al mondo. Poi è normale che non tutte le stagioni possano andare allo stesso modo. Credo che per lui sia un anno importante per PSG e mondiale, ed ha 35 anni sono le ultime stagioni della sua carriera”.  “Per giocare tanti anni alla Juve bisogna avere una grande forza mentale, differente da tutti gli altri giocatori. Per questo stiamo facendo un buon lavoro a livello giovanile ma bisogna avere pazienza nell’inserirli e farli crescere nella prima squadra”. “In questo momento i giovani sono estremamente importanti perchè danno energia e freschezza. Concentriamoci sui nostri giocatori perchè sono stati molto bravi a Lecce e sono stati ben supportati dai ragazzi con più esperienza”, ha aggiunto.

Sugli infortuni

 “Dobbiamo valutare la situazione infortuni, alcuni muscolari ma tanti sono stati traumatici durante la stagione. Credo che avremo a disposizione Di Maria e Bremer per l’Inter. Poi rientrerà Paredes. Vlahovic sta lavorando per rientrare domenica”. “Chiesa sta recuperando. Sta meglio. Speravo di averlo disponibile prima ma non è ancora nelle condizioni ottimali per la partita”. “Pogba è dispiaciuto sia per il Mondiale che per la Juventus”. “Con lui non ho ancora parlato. Una volta presa la decisioni di non essersi subito operato le speranze per la Juventus ed i Mondiali erano ridotte al lumicino. Noi siamo stati penalizzati a non avere un giocatore come lui”, ha aggiunto.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome