Calcio, il Parma non è più cinese: 60% alla cordata guidata da Guido Barilla

Cambio al timone della società ducale

Foto Elisa Contini / LaPresse

Milano (LaPresse) – Come il regno del misterioso Li Yonghong alla guida del Milan, anche quello di Jiang Lizhang al Parma è durato appena un anno. Dopo un vertice nella notte, la cordata di imprenditori locali guidati da Guido Barilla ha infatti riacquisito la maggioranza delle quote societarie del club ducale dalla ormai vecchia proprietà cinese. Nuovo Inizio, questo il nome della società costituita dagli imprenditori parmigiani Guido Barilla, Giampaolo Dallara, Mauro Del Rio, Marco Ferrari, Angelo Gandolfi, Giacomo Malmesi e Paolo Pizzarotti nell’estate 2015 per far rinascere il club dopo il fallimento, hanno attivato la clausola che permetteva loro di tornare alla guida del sodalizio emiliano neopromosso in Serie A.

“Il ruolo che Nuovo Inizio ha deciso di ricoprire dopo i disastri del fallimento del Parma FC ci è sempre stato chiaro. Riaccendere la scintilla del calcio a Parma. Accompagnare la squadra nel ritorno a livelli consoni alla sua tradizione e alle sue potenzialità. Identificare investitori affidabili e focalizzati che possano ricoprire nel lungo termine il ruolo degli imprenditori sportivi nella nostra città”, ha spiegato il Vicepresidente e portavoce di Nuovo Inizio Marco Ferrari nel corso di una conferenza stampa. “Circa un anno fa – ha continuato Ferrari – eravamo convinti di aver identificato il profilo giusto. Cedendo il controllo della società al Presidente di Desports Jiang Lizhang. Rispetto alle premesse iniziali, abbiamo purtroppo dovuto prendere atto di uno scenario differente. Probabilmente le mutate politiche governative di Pechino rispetto agli investimenti esteri nel calcio hanno avuto un peso determinante nel modificare le prospettive”.

Cambio al timone della società ducale

“Abbiamo assistito ad una crescente difficoltà del socio cinese ad ottemperare con tempestività ai numerosi obblighi. Nei mesi scorsi – ha spiegato ancora Ferrari – Nuovo Inizio si è messa ripetutamente a disposizione della Società. Ben oltre il ruolo di un’azionista di minoranza”. “Abbiamo concesso numerose possibilità e dilazioni rispetto alle pattuizioni originarie. Ma infine abbiamo dovuto prendere atto di una situazione che non poteva – a tutela della stessa Società – essere dilatata ulteriormente. Ed abbiamo esercitato quei diritti che avevamo concordato”, ha dichiarato ancora.

Da oggi quindi, il controllo del Parma torna nelle mani degli imprenditori parmigiani. Che intendono innanzitutto garantire stabilità e certezze alla squadra, allo staff, ai collaboratori e ai tifosi. “Per quanto riguarda il futuro, la ricerca di un’azionista di maggioranza nel lungo periodo rimane quindi assolutamente nella nostra agenda. Questo lo vogliamo ribadire con chiarezza. Allo stesso tempo, alla luce sia della solidità dell’azionista di riferimento che delle necessità e prospettive del Club, non abbiamo alcuna scadenza. O pressione nel breve termine. Potendoci permettere di fare le scelte strategiche più opportune nell’interesse della squadra che amiamo”, ha concluso Ferrari.

Antonio Martelli

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome