Calcio Napoli, Diawara: “A Milano doppia sfida affascinante”

"A Milano giocheremo una doppia sfida affascinante". Il centrocampista del Napoli Amadou Diawara ai microfoni di Radio Kiss Kiss presenta così il doppio impegno con il Milan a San Siro, sabato in campionato e martedì nei quarti di finale di Coppa Italia.

NAPOLI – “A Milano giocheremo una doppia sfida affascinante”. Il centrocampista del Napoli Amadou Diawara ai microfoni di Radio Kiss Kiss presenta così il doppio impegno con il Milan a San Siro, sabato in campionato e martedì nei quarti di finale di Coppa Italia. “Saranno due partite toste e molto importanti, non sarà facile per noi affrontare due volte il Milan in 3 giorni. Ci teniamo ad entrambi i match perchè vogliamo restare in scia della Juventus in campionato e vogliamo far strada in Coppa. Abbiamo un grande gruppo che quest’anno si è ulteriormente rinforzato. Possiamo competere su più fronti e tutti sono sempre pronti a dare il loro contributo come si è visto nella gara contro la Lazio. Non ci poniamo obiettivi ma neppure limiti. Ancelotti è un allenatore vincente che ci sta guidando alla grande. Noi seguiamo le sue indicazioni e sappiamo che attraverso la sua guida possiamo raggiungere grandi traguardi”.

Il ricordo del primo Goal

A proposito del passaggio da Sarri ad Ancelotti, l’ex giocatore del Bologna ha raccontato di esser “cresciuto molto in questi anni. Sarri mi ha aiutato a maturare anche in campo, Ancelotti mi sta concedendo fiducia. Sono felice di essere al Napoli e sono sempre più convinto che è stata la scelta giusta. Il gol del Chievo dell’anno scorso? Fu una emozione incredibile. Oltretutto in quel periodo stavo giocando molto poco e segnare quel gol mi ha dato una gioia indescrivibile. Quando tornai a casa trovai addirittura dei messaggi e dei biglietti di tifosi che mi ringraziavano. E’ stato un immenso orgoglio per me che ancora porto dentro”. Infine, sul tema del razzismo, Diawara ha spiegato che “il calcio è un gioco e ha il compito soprattutto di dare allegria, emozioni e spettacolo. Il razzismo divide e non unisce. E’ assurdo giudicare le persone per la razza o il colore della pelle. E’ una assurdità che non dovrebbe esistere in nessun aspetto della vita”.

LaPresse

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