Calcio, Napoli travolgente: poker alla Lazio e primo posto solitario

Foto Alessandro Garofalo / LaPresse 28 novembre 2021 Napoli, Italia Napoli vs Lazio - stadio Diego Armando Maradona Nella foto: giocatori del Napoli salutano i tifosi a fine gara

ROMA – Forse è proprio così, è stata la mano di Maradona. Il Napoli nel giorno della celebrazione del mito si cala nei panni del suo campione più amato allestendo una partita perfetta di rara intensità emotiva, tutto genio, sregolatezza, ardore e spettacolo, travolgendo con un primo tempo sontuoso per inventiva e aggressività, la Lazio affossata di tre reti dopo neanche mezz’ora trascinata da un ispiratissimo Mertens autore di una doppietta e di numeri alla Maradona. Ci pensa poi Fabio Ruiz nel finale a calare il poker per un 4-0 che mortifica di colpo le ambizioni della squadra dell’ex Sarri.

La formazione di Spalletti, sotto gli occhi del presidente della Fifa, Gianni Infantino, e di uno stadio innamorato che non ha nascosto l’emozione per il ‘Diez’ (al quale è stata dedicata nell’anniversario della sua morte, una statua che ha fatto il giro d’onore), ha mostrato ancora una volta la forza di un gruppo solido e compatto, pieno di fantasia e razionalità. La vittoria vale doppio perchè lancia il Napoli solitario in testa alla classifica staccando il Milan di tre punti e dando un segnale forte e chiaro all’Inter campione d’Italia, principale inseguitrice.

Le favole vanno scritte bene e non è allora un caso se dopo il gol di Zielinski che al 7′ ha aperto le acque, la rete del raddoppio sia arrivata proprio al minuto numero 10, da parte del più ‘maradoniano’ dei calciatori di Spalletti. Mertens, l’uomo che ha superato il ‘Pibe de oro’ per numero di gol con la maglia azzurra, ha messo il timbro sulla sfida segnando prima la rete del raddoppio con una finta magistrale e un colpo a giro e poi al 29′ con un destro al volo di rara bellezza che ha impressionato lo stesso Spalletti.

Mertens, che nella notte magica al ‘Maradona’ ha preso il posto dell’infortuinato Osimhen, sale a 105 gol in serie A, 139 con la maglia del cklub partenopeo. Ora più lanciato che mai. Per l’ex Sarri un ko pesante che rischia di lasciare strascichi psicologici. Non perdeva due partite consecutive dal marzo scorso. Spalletti, che deve rinunciare agli infortunati Osimhen e Anguissa, ritrova Insigne nel tridente con Lozano e Mertens, preferito a Petagna. In campo Fabio Ruiz con Lobotka a centrocampo. L’ex Sarri schiera Immobile insieme a Pedro e Felipe Anderson, in mezzo spazio a Milinkovic-Savic e a Luis Alberto.

L’atmosfera gonfia di emozione e passione che sovrasta lo stadio nel ricordo del genio Maradona ad un anno dalla sua morte, scatena subito il Napoli che con una partenza sprint in meno di dieci minuti si trova in vantaggio di due reti. Zielinski sfrutta al meglio una azione di sfondamento degli uomini di Spalletti. Su tocco dentro di Lozano per Mertens la retroguardia laziale respinge lasciando il pallone al centrocampista polacco che con il dentro a incrociare fulmina Reina. Pochi minuti dopo arriva il primo capolavoro di Mertens dopo un’azione splendida di Insigne.

L’attaccante della nazionale si lancia sulla corsia di sinistra, cede il pallone al belga che con una finta, neutralizza Luiz Felipe , insacca con un destro a giro. La Lazio è stordita dalla velocità e l’euforia e la facilità di movimento di tutta la squadra del Napoli. Con pazienza cerca di ricompattarsi e trovare equilibrio. Ci prova prima Immobile poi Milinkovic Savic che fa partire un cross arretrato per l’inserimento di Luis Alberto che calcia al volo dal limite dell’area. Ma Ospina si supera con una parata spettacolare.

Proprio nel momento di maggiore pressione della Nazio, il Napoli cala il tris, ancora con Mertens che consegna alla platea del ‘maradona’ una perla degna del ‘Pibe’. Lozano dopo un cambio gioco perfetto con Fabian Ruiz, lancia il belga che calcia di prima intenzione con il destro. Viene fuori una pennellata d’autore con una traiettoria arcuata che supera Reina e pallone sotto l’incrocio. Il Maradona impazzisce e la Lazio è sulle ginocchia, incredula davanti a tanta forza e qualità. In mezz’ora tre a zero e gara incanalata verso un unico binario. Nella ripresa il Napoli allenta la spinta, la Lazio prende il predominio dle centrocampo ma sono sempre i partenopei a farsi pericolosi.

Serve il miglior Reina per neutralizzare un destro a giro di Mario Rui. Sarri toglie uno spento Felipe Aderson per Zaccagni ma gli effetti non si vedono. La squadra di Spalletti gestisce il gioco e lo rallenta, opera una serie di cambi, concede la standing ovation a Mertens puntando a far sfilare via la frazione di gioco senza correre troppi rischi. C’è anzi spazio per un altro gol, quello di Fabian Ruiz che a 5′ dal termine cala il poker. Poi scatta la festa inneggiando alla statua di Maradona. Napoli esplode di gioia, la Lazio dell’ex Sarri esce travolta e stordita.(LaPresse)

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