Calcio, Pioli difende il Milan: “In estate nessuno pensava allo scudetto”

Ora che il Diavolo si è giocato il bonus che aveva contro il Bologna, non si possono fare più calcoli e tabelle.

Foto LaPresse - Spada Nella foto : Stefano Pioli

TORINO – Ora che il Diavolo si è giocato il bonus che aveva contro il Bologna, non si possono fare più calcoli e tabelle. La lotta scudetto si infiamma e servono risposte per arrivare al tricolore. Dopo aver sbattuto contro il muro emiliano a San Siro il Milan ha vissuto una settimana non semplice a livello emotivo, tra critiche e problemi da risolvere, soprattutto in zona gol. Stefano Pioli però alla vigilia della sfida con il Torino ricorda a tutti il punto da cui è partita la sua squadra. “Nessuno l’estate scorsa pensava potessimo lottare per lo scudetto – ha evidenziato in conferenza stampa -. È un privilegio essere qui, ci siamo e abbiamo le qualità per farlo”. Lo scopo del messaggio è chiaro: alleggerire la pressione sulle spalle di Romagnoli e compagni e ritrovare l’entusiasmo perduto, l’arma in più del Diavolo in questa stagione.

L’allenatore emiliano rivendica il fatto che “non esistono squadre perfette. Il City aveva 12-13 punti di vantaggio sul Liverpool, domani c’è lo scontro diretto con un punto di vantaggio. Tutte le squadre vivono momenti di up e down, da superare con il lavoro”. I numeri però non mentono e lo 0-0 con il Bologna ha amplificato il principale difetto dell’ultimo periodo. Il Diavolo non segna due reti in una partita dal 19 febbraio scorso (2-2 con la Salernitana) e fatica a trovare la via del gol con i suoi attaccanti. “Abbiamo lavorato su alcune situazioni che speriamo di migliorare già domani”, assicura l’allenatore rossonero, che dovrebbe cambiare qualcosa proprio sulla tre quarti, con Saelemaekers e Kessie in rampa di lancio per una maglia da titolare accanto ai confermati Leao e Giroud. I ‘sacrificati’ sarebbero così Messias e Diaz. “Dobbiamo migliorare la nostra fase offensiva negli ultimi 20 metri – ha spiegato -. Non vedo una squadra preoccupata e ansiosa. È normale esserlo negli ultimi 10 minuti di una partita ma non vedo una squadra preoccupata”. L’anno scorso il Milan violò l’Olimpico-Grande Torino con un perentorio 0-7. “Il Torino è molto diverso e quel precedente è lontanissimo, sappiamo quali difficoltà incontreremo – avverte Pioli – sarà una partita sporca ma non ci tireremo indietro”. In una corsa a tre serrata verso lo scudetto, ogni dettaglio può far la differenza. Anche l’orario delle partite. “Sarebbe corretto che tutti giocassimo alla stessa ora, ma giocare prima o dopo non fa la differenza – ha evidenziato -. Se vuoi vincere lo scudetto, devi avere una mentalità vincente. Ma giocare allo stesso orario sarebbe la cosa migliore”.

LaPresse

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