Caso Diciotti, Salvini toglie dall’imbarazzo il M5S: “Decidono i senatori, nessuna crisi di governo”. E sulla Sea Watch 3: “Problema dell’Olanda”

Il ministro: "Io sono assolutamente tranquillo. Abbiamo così tante cose da fare al governo”

Qualche anno fa, quella che i Cinque Stelle si troveranno ad affrontare in Senato, l’avremmo chiamata ‘questione morale’.  Per un movimento legalitario, per certi aspetti sul filo del giustizialismo, decidere se spedire o meno a processo il suo principale alleato è, usando le parole di Libero, l’ennesima ‘patata bollente’.  A togliere i grillini dall’imbarazzo ci ha pensato direttamente Matteo Salvini.

“Sono l’uomo più tranquillo del mondo – ha dichiarato il capo del Viminale – nel senso che sto facendo il ministro e sto facendo quello che dovrebbe fare ogni buon italiano: ovverosia difendere i confini, difendere la sicurezza del mio Paese. Giudicherà il Senato se sto facendo bene”.

Il tribunale di Catania (sezione reati ministeriali), rigettando la richiesta di archiviazione della procura (clicca qui), vuole trascinare a processo il leghista con l’accusa di sequestro di persona. Il palazzo di giustizia siciliano ha inviato gli atti a Palazzo Madama. I no di Salvini ad accogliere i migranti salvati dalla Diciotti lo scorso agosto avrebbero rappresentato un illecito grave, che, se dovesse essere confermato dai giudici, gli potrebbe costare una pena che va dai 3 ai 15 anni di reclusione.

E se il M5s dovesse votare sì alla richiesta del tribunale dei ministri, secondo il leader del Carroccio non succederebbe niente di irreparabile. “I senatori risponderanno al popolo. Io sono assolutamente tranquillo. Abbiamo così tante cose da fare al governo”. E di potenziali ‘crisi di governo’ il ‘capitano’ non ne vuole “sentir parlare”.

Ad innescare la vicenda sarebbe stata “l’evidente invasione di campo di qualche giudice di sinistra che vuol fare politica”. “Ho il cellulare pieno di messaggi di magistrati, avvocati, giudici e uomini di chiesa liberi – ha aggiunto il vicepremier. – Andiamo avanti a testa alta con coraggio ed onestà

Drammaticità a parte, Salvini stempera i toni della questione usando toni scherzosi. “Prendete delle arance, se mi portano a San Vittore”, ha detto ad alcuni militanti leghisti a Milano.

A tenere banco ora c’è una questione simile proprio alla vicenda Diciotti. La Sea Watch 3 ha salvato altri migranti in balia del Mediterraneo. Ed è iniziato il tira e molla tra Italia e le altre nazioni dell’Ue. “Se il governo olandese non è in grado di controllare le navi che portano la bandiera del suo Paese – ha affermato Salvini riferendosi alla Sea Watch – è un fatto molto grave: gliela ritiri subito!”. 

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