N’drangheta ai Castelli Romani, arrestate tre persone ritenute affiliate alla cosca dei Molè: sequestri per 4 milioni

Secondo gli inquirenti capitolini la famiglia di Gioia Tauro avrebbe messo radici a Rocca di Papa.

Castelli Romani, arriva la 'ndrangheta
Rocca di Papa

ROMA – La ‘ndrangheta di Gioia Tauro rafforza le sue basi nel Lazio. Ai Castelli Romani, Rocca di Papa per la precisione. E’ la convinzione degli inquirenti capitolini. All’alba, gli uomini della Squadra mobile di Roma – a seguito di un’indagine coordinata dalla locale Procura distrettuale antimafia – hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre soggetti. Disposto, inoltre, un sequestro preventivo di beni tra il Lazio e la Calabria.

I Molè arrivano ai Castelli Romani

Secondo gli elementi raccolti da magistrati e investigatori, le tre persone arrestato sarebbero legate alla pericolosa cosca Molè. Famiglia d’ndranghetista dedita soprattutto al traffico di droga e alle estorsioni, operante principalmente a Gioia Tauro – in provincia di Reggio Calabria. Il nome dell’operazione prende spunto da qui: ‘Gioia Tauro ai Castelli’, l’hanno chiamata. Una stringa indicativa perché descrive bene ciò che è saltato fuori dall’idagine della Dda. I Molè si sarebbero infiltrati a Rocca di Papa, penetrando in alcune importanti strutture ricettive. Hotel, Bed and breakfast e campeggi, principalmente. L’ospitalità ai turisti per arrivare a mettere radici solide anche ai Castelli Romani. Anche perché, nel corso degli ultimi anni, diverse sono state le ‘bastonate’ subite dalla famiglia calabrese. Dall’uccisione del reggente Rocco Molé – avvenuto nel febbraio del 2008 – all’arresto del fratello Girolamo. Insomma, per gli inquirenti la cosca starebbe provando a rafforzare le proprie basi operative dal di là della Calabria.

Le accuse e il sequestro dei beni

I tre soggetti arrestati questa mattina devono rispondere di intestazione fittizia di beni e trasferimento fraudolento di valori in concorso finalizzato a eludere le disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale. Inoltre, gli uomini della Mobile stanno eseguendo un provvedimento di sequestro preventivo di beni, società, ditte e immobili. Tutti situati tra Rocca di Papa e Gioia Tauro per un valore complessivo di quasi 4 milioni di euro.

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