Catania, Dda: Sequestri per 1,5 milioni ad un affiliato della cosca Santapaola-Ercolano

Il patrimonio oggetto del provvedimento è ritenuto infatti riconducibile al pregiudicato Salvatore Nizza

Attentato sventato in Sardegna
Foto LaPresse/uff stampa polizia

Roma – La Direzione distrettuale antimafia di Catania sta dando esecuzione ad un decreto di confisca, emesso dal Tribunale su proposta della locale Dda, diretta dal procuratore della Repubblica, Carmelo Zuccaro. Nei confronti di un soggetto appartenente ad una potente cosca affiliato a ‘cosa nostra’ catanese ‘Santapaola-Ercolano’, attivo nell’area di Librino, con diramazioni già nel nord Italia e in Europa. Lo comunica una nota della Dda.

Il patrimonio oggetto del provvedimento è ritenuto infatti riconducibile al pregiudicato Salvatore Nizza, di 46 anni. Appartenente all’omonimo gruppo criminale, attivo nel quartiere Librino di Catania. Nizza, insieme ai fratelli Andrea Luca, nato a Catania nel 1986, Daniele, nato a Catania nel 1977, Giovanni, nato a Catania nel 1973, e Fabrizio, nato a Catania nel 1975 e collaboratore di giustizia, annovera numerose condanne. Per estorsione, associazione per delinquere di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, violazioni alla normativa in materia di armi ed anche omicidio. La confisca interessa unità immobiliari e beni mobili registrati per un valore complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro.

A ottobre otto arresti nel blitz dei Ros contro la ‘cellula catanese’ a Messina

Otto persone sono state fermate, dai carabinieri, su mandato del Gip di Messina e su richiesta della Dda. Per associazione di tipo mafioso, traffico di influenze illecite, estorsione e turbata libertà degli incanti. Aggravati dal metodo mafioso, poiché commessi infatti per agevolare l’attività del gruppo Romeo – Santapaola. Le indagini, avviate nel 2017, costituiscono lo sviluppo dell’operazione Beta. Eseguita nel luglio dello stesso anno e che aveva quindi documentato l’operatività nel capoluogo peloritano di una cellula di Cosa Nostra catanese. Diretta emanazione della più nota famiglia mafiosa dei Santapaola e sovraordinata rispetto ai clan che tradizionalmente operano nei quartieri cittadini. Grazie alle attività investigative, costituite da servizi tecnici ed attività di riscontro alle recenti dichiarazioni del collaboratore Biagio Grasso, è stato dunque possibile far luce su ulteriori vicende associative e settori di interesse della consorteria.

(LaPresse)

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