Champions League, Real ‘galactico’: Isco, Bale e Mariano piegano la Roma

Troppa differenza tra le due squadre, soprattutto a centrocampo

L'esultanza di Isco del Real Madrid (Photo by OSCAR DEL POZO / AFP)

Milano (LaPresse) – Non c’è più Cristiano Ronaldo ma il Real Madrid resta la squadra da battere anche in questa edizione della Champions League. All’esordio nella fase a gironi, i Blancos fanno un sol boccone della Roma al Santiago Bernabeu al termine di una partita dominata in lungo e in largo. Le reti di Isco, Bale e Mariano Diaz condannano i giallorossi, semifinalisti della scorsa edizione, protagonisti di una prestazione quasi esclusivamente difensiva.

Troppo netta la differenza di valori a centrocampo, dove Modric e Kroos come al solito hanno nascosto il pallone agli avversari favorendo le giocate sulla trequarti dei vari Isco, Bale e Benzema. Nelle file della Roma il solo Dzeko ha provato a far avanzare la squadra, ma senza quasi mai trovare il supporto dei compagni. Fra i nuovi: bene Olsen in porta, male Nzonzi. Il girone inizia subito in salita per la Roma, ma che ha tutte le carte in regola per puntare quanto meno al secondo posto.

Reduce da un inizio di campionato non proprio positivo, Eusebio Di Francesco sorprende tutti e lancia il giovane Zaniolo da titolare al Santiago Bernabeu. Il giovane scuola Inter fa reparto con De Rossi e Nzonzi. In attacco, invece, confermato il tridente composto da El Shaarawy, Dzeko e Ünder. Nel Real, Lopetegui schiera titolare Modric, dato in panchina alla vigilia, per il solito modulo con Isco alle spalle di Bale e Benzema.

Isco la sblocca al 44′ con un magistrale calcio di punizione

Primo tempo di grande sofferenza per la Roma, con il Real padrone del campo fin dai primi minuti. La squadra di Lopetegui parte con il piede schiacciato sull’acceleratore e nel giro di dieci minuti sfiora due volte il vantaggio, prima con un diagonale di Bale a lato di un soffio e poi con una incursione di Isco sventata miracolosamente da Olsen. Poi De Rossi in scivolata disperata anticipa Bale, pronto al tap-in a porta vuota. Al quarto d’ora primo sussulto della Roma, con Under che se ne va in contropiede e nel vedere Navas fuori dalla porta prova a sorprenderlo con un pallonetto di sinistra che termina però ampiamente a lato.

Con il passare dei minuti il forcing del Real si fa sempre più incessante, anche i terzini Marcelo e Carvajal si rendono pericolosi con la loro incursioni da attaccanti aggiunti. Ma è sempre Bale il pericolo numero uno, anche quando calcia dalla distanza. La Roma fatica ad uscire dalla propria metà campo, ma si difende con ordine e attenzione. Alla mezzora si rivede la Roma, con un sinistro dal limite di Nzonzi, debole, e facilmente bloccato da Navas. Prima dell’intervallo Olsen prova tenere in piedi la Roma con altre due parate importanti su Isco e Ramos. Il portiere svedese, però, deve arrendersi al 45′ di fronte ad una punizione telecomandata dal limite di Isco, concessa per un fallo di De Rossi ai danni dello stesso centrocampista spagnolo.

Nel secondo tempo romani spreconi ed il Real chiude la pratica

Anche il secondo tempo è giocato subito a ritmi veritginosi. La Roma si rende pericolosa con Under che costringe Navas al calcio d’angolo, il Real replica con due occasioni fallite da Bale, la seconda anche complice la sfortuna con il sinistro del gallese che viene respinto dalla traversa. Al terzo tentativo, però, Bale non sbaglia e al 58′ fulmina Olsen con un micidiale diagonale mancino su assist geniale di Modric. Dopo poco meno di un’ora di gioco termina la partita di Zaniolo, al suo posto dentro Lorenzo Pellegrini. Sufficiente comunque la prova del giovane giallorosso, all’esordio assoluto. Di Francesco toglie anche l’evanescente El Shaarawy con Perotti. Sotto di due gol, la Roma prova a reagire di rabbia con un sinistro dalla distanza di Kolarov ancora sventato a Navas.

Nel finale il tecnico giallorosso manda in campo anche Schick al posto del deludente Nzonzi. Proprio il neo entrato attaccante ceco ha una buona occasione per riaprire la partita, ma calcia malamente a lato un sinistro dal limite. Di Dzeko l’ultimo tentativo dei giallorossi, un colpo di testa deviato in angolo da Navas. E a proposito di portieri: solo un mai domo Olsen prova ad evitare un passivo peggiore con almeno altre tre grandi parate su Kroos, Modric e sul neo entrato Asensio. Il numero 1 svedese deve infine arrendersi solo nel recupero ad un micidiale tracciante di destro all’incrocio del neo entrato Mariano Diaz.

Antonio Martelli

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