Confindustria: “Def realistico ma non indica politiche economiche”

Il Def si inquadra in un contesto di consumi interni quasi fermi, investimenti privati attesi in calo e, in generale, un rallentamento dell'economia mondiale.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Milano, 26 apr. (LaPresse) – Il Def si inquadra in un contesto di consumi interni quasi fermi, investimenti privati attesi in calo e, in generale, un rallentamento dell’economia mondiale. Lo osserva Confindustria nel rapporto Congiuntura flash aggiungendo che “il Governo sembra consapevole della difficile fase congiunturale e rivede, realisticamente, le stime del dicembre scorso”. Ma se indica gli obiettivi da raggiungere “non dice quali politiche economiche intende adottare per realizzarli”. Lo scenario programmatico sconta gli effetti del Decreto Crescita e del Dl Sblocca cantieri che scrive Confindustria “vanno nella giusta direzione. Il primo reintroduce il superammortamento e riforma la mini-Ires. Il secondo risponde alla necessità di rilanciare gli investimenti in opere pubbliche, per contrastare il rallentamento dell’economia”.

L’intervento

Ma per Confindustria “i pochi interventi indicati nel Def riguardano il rifinanziamento delle politiche invariate (per missioni di pace e maggiori oneri per il pubblico impiego) e una maggiore spesa per investimenti pubblici. Le coperture finanziarie necessarie deriverebbero da misure di contrasto all’evasione fiscale e di spending review, ma in entrambi i casi si tratta di misure solo accennate. Per di più, per il 2019 nei Ministeri non è stato avviato il processo di revisione di spesa interno al ciclo di programmazione di bilancio”.

LaPresse

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