Coronavirus, paziente 1: “Si può guarire, fondamentale stare a casa”

"E' difficile dopo questa esperienza fare un racconto di quello che mi è successo. Mi hanno raccontato che per 18 giorni sono stato in terapia intensiva. Le persone devono capire che è fondamentale stare in casa".

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

MILANO – “E’ difficile dopo questa esperienza fare un racconto di quello che mi è successo. Mi hanno raccontato che per 18 giorni sono stato in terapia intensiva. Le persone devono capire che è fondamentale stare in casa. Non sappiamo chi può essere contagioso. Io sono stato fortunato perché sono stato curato. Da questa malattia si può guarire”. Così Mattia, il paziente 1 lodigiano del coronavirus, in un messaggio audio inviato alla Regione Lombardia.  “La prevenzione è indispensabile per non diffondere il virus, anche a costo di allontanarsi dagli amici e dai propri cari; non sappiamo chi può essere contagioso”, ha aggiunto il 38enne di Codogno, che è stato dimesso dall’ospedale di Pavia ed è nella propria abitazione. Il giovane in un messaggio audio mandato al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha lanciato un accorato appello “a stare a casa”. “Adesso rispetto al periodo in cui sono stato ricoverato io, potrebbero non esserci medici disponibili”, ha sottolineato.

LaPresse

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