D’Arpe: “Macron ha dato un’impronta di politica industriale alla Francia”

"Sarebbe auspicabile nell'esempio specifico un'alleanza tra Fincantieri e Finmeccanica, punta di diamante nella difesa e nel settore dell'alta tecnologia", dichiara il docente di diritto dell'economia

LP / AFP PHOTO / LUDOVIC MARIN

MILANO (LaPresse) – “Una volta eletto Emmanuel Macron, ha bloccato l’operazione Fincantieri – Stx. Ed ha rivisto gli accordi con l’azienda pubblica italiana. Dando giustamente un’impronta di politica industriale del suo Paese. Per consentire a Fincantieri di detenere il 51%, il governo francese ha poi ceduto in prestito, un 1% per una durata di 12 anni. A mio avviso da questa vicenda emergono almeno tre riflessioni importanti che il governo del cambiamento dovrebbe tenere in forte considerazione. È importante che l’esecutivo vigili sui settori industriali strategici. Ed abbia di conseguenza una politica industriale che coniughi la creazione di valore per l’impresa con la tutela e auspicabilmente la crescita dell’occupazione“.

“Sarebbe auspicabile nell’esempio specifico un’alleanza tra Fincantieri e Finmeccanica, punta di diamante nella difesa e nel settore dell’alta tecnologia”

Finmeccanica è sempre stata una delle nostre aziende di maggior prestigio. Ma oggi se si guarda al dato dei ricavi, ha numeri inferiori rispetto al 2010. Un dato negativo che deve essere motivo di attenzione. Anche l’ambito di punta dell’azienda, quello dell’elicotteristica, risente sul piano degli investimenti. Ripeto che l’unione tra Finmeccanica e Fincantieri consentirebbe la nascita di un grande polo della Difesa a livello internazionale. Le nostre grandi eccellenze sono naturalmente parte significativa del tessuto economico del Paese. E anche da esse dipendono la capacità di produrre ricchezza e tutelare i livelli occupazionali. Occorre in definitiva una nuova visione e una nuova politica industriale. Per rilanciare le nostre grandi aziende pubbliche a livello internazionale“. Così Vincenzo Sanasi D’Arpe, docente di diritto dell’economia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome