De Luca, fronte compatto: il Pd campano è con lui

Vincenzo De Luca

NAPOLI- Elly Schlein non fa breccia nel Pd e in Campania ancora meno perché di fronte ha un blocco granitico, cementato intorno alla figura del governatore Vincenzo De Luca. Un piccolo esercito ampio, trasversale, con base forte, chiaramente, nel Partito democratico. Il patto con il presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero è solido più che mai e nel cerchio magico dell’ex sindaco di Salerno ci sono da sempre esponenti dem come Franco Picarone, Fulvio Bonavitacola, il figlio Piero, Nicola Landolfi, il sindaco di Salerno Enzo Napoli e Bruno Di Nesta, ritenuto ‘eminenza grigia’ del Pd salernitano, oltre a Luca Cascone. Nel  gruppo dei fedelissimi anche Rosetta D’Amelio, Giulia Abbate e Roberta Santaniello tra Avellino e Benevento. A Caserta, oltre che su Oliviero, De Luca può contare sul presidente dell’Anci Carlo Marino, sul consigliere regionale Giovanni Zannini (che non è nel Pd) e anche il leader della Provincia, Giorgio Magliocca, ha goduto in passato dell’appoggio ‘esterno’ del presidente di Palazzo Santa Lucia. Ottimi i rapporti con Aldo Patriciello, europarlamentare di Forza Italia, che potrebbe trovare casa in Iv, dove De Luca è sostenuto da tutti, alle prossime consultazioni per i seggi continentali. E poi ci sono i numeri uno di aziende chiave del trasporto regionale come Umberto De Gregorio (Eav) ed Anthony Acconcia (Air). E a Napoli il governatore può certamente fare affidamento sul consigliere regionale moderato Carmine Mocerino che ieri ha confermato il suo ‘no’ all’autonomia ma disegnando quello che oggi è il fronte deluchiano: “Ci si opponga al progetto del Governo nazionale, come la Campania ha fatto, proponendo un percorso più serio, credibile, innovatore. Per fare ciò non servirà mettere insieme le differenze e le contraddizioni dei campi larghi e larghissimi ma sarà utile unire coloro i quali hanno cultura di governo, rispetto dei territori ed il modo di operare delle grandi tradizioni moderate e riformiste”. Tradotto: no allo stile Schlein-M5S-Sinistra, sì al modello De Luca. Col presidente, infine, anche la dem Bruna Fiola. Più defilati Mario Casillo e Massimiliano Manfredi, entrambi ancora vicini al governatore, ma con un posizionamento futuro più incerto, soprattutto per il secondo che è il fratello del sindaco di Napoli, Gaetano, che proprio deluchiano non è. Un fronte comunque solido forte che toglie ogni margine di manovra a Schlein e compagni.

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