Decreto dignità, Marin (Fi): tutti contro, ma Di Maio non ci sente

“Da quando è uscito il Decreto, che Di Maio ha voluto chiamare 'dignità' e che invece produce 'disoccupazione', tutte le categorie economiche hanno lanciato l’allarme sulle ricadute negative che avrà sulla nostra economia."

/Filippo Attili/LaPresse
Roma, 24 lug. (LaPresse) – “Da quando è uscito il Decreto, che Di Maio ha voluto chiamare ‘dignità’ e che invece produce ‘disoccupazione’, tutte le categorie economiche hanno lanciato l’allarme sulle ricadute negative che avrà sulla nostra economia. A conferma delle preoccupazioni manifestate in questi giorni oggi è arrivata anche la dura presa di posizione di Assindustria Venetocentro. Questo riunisce 3.400 imprese e decine di migliaia di addetti. La più grande realtà consociativa degli industriali del nordest ha bocciato senza appello il provvedimento di questo Governo”. Così, in una nota, Marco Marin deputato di Forza Italia.

E ancora

“Il dl dignità è un decreto sbagliato che diminuisce posti di lavoro e le entrate per lo Stato e, con norme sbagliate, mette in seria difficoltà gli imprenditori. Evidentemente è il significato della parola dignità che è profondamente diverso tra noi e Di Maio. Per noi dignità significa anche avere un lavoro, per Di Maio e il suo Governo “giallo-verde” la dignità invece si accompagna all’assistenzialismo di stato sotto la forma del reddito di cittadinanza. Un decreto che va nel senso opposto a quello di cui gli italiani hanno bisogno”, conclude.

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