F1, Ferrari in pole in Canada dopo 17 anni: Vettel precede Bottas e Verstappen

Il pilota tedesco succede a Michael Schumacher nella pista dedicata a Villeneuve

Vettel festeggia la pole position (Photo4 / LaPresse)

Milano (LaPresse) – Il Cavallino Rampante torna a prendersi la pole position nel Gran Premio del Canada a 17 anni di distanza dall’ultima volta. Oggi come allora è un tedesco a portare la Ferrari in prima fila. Sebastian Vettel succede a Michael Schumacher realizzando il nuovo record della pista (1’10”754) al termine di una qualifica tiratissima, giocata sul filo dei millesimi, a sorpresa davanti alla Mercedes di Bottas, secondo a 93 millesimi, e alla Red Bull di Max Veerstappen, terzo a meno di due decimi (+0.173) dal ferrarista. Solo quarto Lewis Hamilton, il dominatore di Montreal, sei volte vincitore qui e reduce da una striscia di tre pole consecutive.

Tra i delusi c’è anche Kimi Raikkonen, che ha vanificato l’ultimo tentativo per migliorarsi mettendo due ruote sull’erba in curva2. Sesta piazza per Daniel Ricciardo, più lento in tutto il weekend rispetto al compagno di squadra su un circuito che, per caratteristiche, non si addice molto alla Red Bull. Nella lotta tra le ‘altre’ sorridono Renault e Force India, che completano la top ten con Hulkenberg e Sainz, settimo e nono, e Ocon e Perez, ottavo e decimo.

L’entusiasmo di Sebastian Vettel

Ieri non ero molto contento della macchina, non riuscivo a trovare ritmo. E’ stato davvero difficile”, ha ammesso Vettel, che come spesso gli capita si è trasformato in qualifica. “Ho acceso l’interruttore, mi sono svegliato nel modo giusto – ha sottolineato il tedesco – Nell’ultimo giro ho fatto un piccolo errore altrimenti potevo fare un po’ meglio. Ringrazio il team per aver sistemato la macchina ieri dopo aver sfiorato il muro, sono contento anche per questo pubblico fantastico, qui ci sono tantissimi tifosi della Ferrari. E’ una bellissima giornata“. Inevitabile un riferimento a Villeneuve. “Essere in pole qui con la Ferrari, sulla pista dedicata a Gilles, ha un sapore speciale – ha ammesso – Il suo nome ha un peso enorme nella storia del motorsport, qui e non solo”.

La gara si annuncia equilibrata e incerta, con le Mercedes competitive ai livelli della Rossa e una Red Bull che punterà tutto sui primi giri cercando di sfruttare il vantaggio della mescola hypersoft. “Sono contento di questo weekend finora, la macchina funziona molto bene. Sapevo che in qualifica ci mancava un po’ di velocità di punta, ma in gara possiamo fare un buon lavoro“, sorride Verstappen, autore di un giro capolavoro all’ultimo tentativo. “Possiamo lottare con Mercedes e Ferrari? Sì, partiamo con le gomme morbide e pensiamo possa essere un vantaggio qui, è una pista molto scivolosa, sappiamo di essere molto competitivi“.

Promette battaglia anche il compagno di squadra Ricciardo, sesto ma comunque soddisfatto. “Avevo qualche problema, ho avuto difficoltà a prendere il ritmo. Un po’ l’ho preso in qualifica ma sono contento del lavoro del pomeriggio – ha spiegato l’australiano – La partenza è molto importante per noi con queste gomme – Dopo dieci giri non so come andrà ma il primo sarà importante. E’ una strategia aggressiva ma va bene così, ci proviamo“.

Delusione per il campione in carica Lewis Hamilton

Sono il ritratto della delusione invece Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen. “Non ho messo insieme il giro, è stata una giornata difficile. Il motore non aggiornato ha inciso sulla mia qualifica? No, zero“, ha tagliato corto il britannico, che dopo esser stato costantemente il più veloce nelle libere ha perso il duello interno con il compagno di squadra. “Se ho chances di vittoria? Normalmente non si vince partendo dal quarto posto qui però vedremo – ha aggiunto – Ci proveremo sicuramente“. Piuttosto contrariato anche il finlandese, che non ha ripetuto gli ottimi risultati del venerdì. “Il passo non è male però le qualifiche non sono andate bene – ha ammesso – Il mio errore? Avevo parecchio sottosterzo in curva2, non sono riuscito a curvare. Poi ho cercato comunque di proseguire però ero fuori dalla traiettoria, peccato“.

Alberto Zanello

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