Gaza, riprendono gli scontri al confine con Israele: colpita una base di Hamas

L'Onu condanna Israele per aver commesso crimini contro l'umanità

LAPRESSE / AFP

HAMAS – Resta altissima la tensione sul confine fra Gaza ed Israele. dove nelle ultime notti i militanti di Hamas sono tornati ad attaccare i soldati israeliani. Bottiglie incendiarie, petardi ed ordigni improvvisati, queste le armi rudimentali utilizzate dai combattenti.

Gaza, l’ordigno nascosto in un grappolo di palloni

La scorsa notte è esploso un ordigno applicato ad un grappolo di palloni lanciati da Gaza. La deflagrazione si è verificata nei pressi di un’ abitazione civile israeliana, nel Negev occidentale, provocando danni materiali. Il contrattacco israeliano, come ha fatto sapere un portavoce militare, è stato l’invio di aerei ed elicotteri israeliani, che hanno colpito “obiettivi terroristici” in un campo militare di Hamas nel settore centrale della Striscia. Tanta la paura per i civili, ma in entrambi gli episodi non ci sono state per fortuna vittime, né per il momento ci sono notizie di persone rimaste ferite.

Onu: “Israele ha commesso violazioni dei diritti umani internazionali e umanitari”

Secondo l’Onu, Israele avrebbe commesso dei crimini contro l’umanità nel rispondere alle proteste del 2018 a Gaza. I cecchini avevano chiaramente preso di mira persone ben identificabili, come bambini, operatori sanitari e giornalisti. La sconcertante scoperta è stata portata alla luce da un’inchiesta Onu, secondo cui ci sarebbero precise prove a conferma del misfatto. “I soldati hanno commesso violazioni dei diritti umani internazionali e del diritto umanitario“, ha detto il presidente della Commissione Santiago Canton.

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