Giornata del riciclo, +1% nel 2020

NAPOLI – Oggi, 18 marzo, è la Giornata mondiale del riciclo (Global Recycling Day), istituita nel 2018 dalla Global Recycling Foundation, che ha come scopo sensibilizzare sull’importanza del riciclo. Per l’occasione il Conai (Consorzio nazionale imballaggi) ha diffuso un sondaggio Ipsos su come i consumatori vedono il packaging e sulla quantità di rifiuti che finiscono nel ciclo della spazzatura. L’analisi riguarda l’anno che si è appena concluso, il 2020, dettato a livello mondiale da una pandemia senza precedenti nella storia globale. Nonostante il crollo dei consumi dettato dal Covid, che ha comportato una riduzione degli imballaggi pari al 7% finiti al riciclo, i consorzi sono riusciti a dare nuova vita all’1% di rifiuti in più rispetto al 2019. Si stima che nel 2020 siano state riciclate 9 milioni di tonnellate di imballaggi e le previsioni per il 2021 sono confortanti (si stima un ulteriore incremento dell’1%). Anche se la pandemia dovesse continuare a protrarsi si prevede che si possa arrivare a quota 9 milioni e mezzo.

I consumatori
La normativa europea dell’ultimo biennio incentiva l’evoluzione sostenibile del packaging e le aziende, a loro volta, si orientano verso soluzioni sempre più innovative ed efficienti, compatibilmente con il ruolo chiave degli imballaggi. Il pack deve infatti proteggere, custodire il prodotto durante il trasporto e favorirne l’ottimale conservazione, ma appena posizionato sullo scaffale influisce senza dubbio sulla scelta dell’acquisto e sulla percezione del brand da parte del consumatore. Cosa guardano gli italiani quando acquistano un prodotto? Il Conai con l’Osservatorio Waste Watcher International ha condotto un’indagine secondo la quale l’imballaggio e le sue caratteristiche ambientali sono elementi che condizionano le scelte di acquisto dei consumatori (per il 73% dei rispondenti). L’impatto con la qualità e sicurezza del prodotto, dall’origine delle materie prime alla sua provenienza, sono determinanti per 9 italiani su 10 (89%), e così le garanzie fornite fra certificazioni e tracciabilità (88%).

Gli imballaggi
Il 48% degli italiani, quasi uno su 2, privilegia imballaggi che permettono di visualizzare facilmente la data di scadenza. Il secondo fattore che influenza le scelte del consumatore è la sostenibilità della confezione, soprattutto le caratteristiche legate al suo fine vita come la compostabilità (37%) e riciclabilità (36%). Per il 71% di chi ha risposto al sondaggio condotto da Ipsos il prodotto è sostenibile, innanzitutto, se il suo imballaggio è riciclabile o se è realizzato con materiale riciclato (69%). Ma se la confezione non è riciclabile un italiano su 4 (25%) lo acquista lo stesso, il 47% lo acquista, ma mal volentieri e solo il 22% cambia idea e si orienta su un prodotto con imballaggio riciclato o riciclabile e un italiano su 20 oltre a non acquistarlo ne sconsiglia anche l’utilizzo ad amici e familiari.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome