Il mare più bello bagna la Campania

Foto © LaPresse - Marco Rosi

NAPOLI – Spiagge pulite, mare cristallino e sostenibilità turistica. Da oltre vent’anni “Il mare più bello”, la Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano, stimola e orienta le villeggiature di quanti preferiscono scegliere la propria meta estiva all’insegna della responsabilità e della qualità ambientale, per essere all’altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale planetaria. Ieri è stata pubblicata la Guida 2023, che passa in rassegna oltre 400 comuni costieri italiani, con una sezione dedicata anche ai laghi più belli. Le Vele, da 1 (punteggio minimo) a 5 (punteggio massimo),sono il vessillo assegnato ai comuni più meritevoli attraverso i dati raccolti da Legambiente. Un simbolo che testimonia non solo la purezza delle acque ma in generale la qualità ambientale e dei servizi offerti e un quadro su quanto di buono fanno le amministrazioni locali costiere lungo la nostra penisola per essere all’altezza delle sfide imposte dalla crisi ambientale planetaria. Sono 12 le località lacustri che hanno ottenuto le Cinque Vele. Il Trentino Alto Adige si conferma la regione più premiata. New entry l’Abruzzo con il Lago di Scanno.

In Italia

Premiati con il massimo riconoscimento, le Cinque Vele, quanti hanno saputo coniugare al meglio territori e luoghi d’eccellenza con coraggiose e innovative strategie di sviluppo sostenibili. Sono 21 le località che hanno ottenuto il vessillo più ambito delle Cinque Vele distribuite in 7 regioni. La Sardegna è risultata la regione più premiata con ben 7 località, seguono la Toscana con 4; la Puglia e la Campania entrambe con 3 località e la Sicilia con 2. Chiudono la classifica, la Basilicata e la Calabria, new entry di quest’anno, che raggiunge la vetta con Tropea. Tra le novità di quest’anno la consegna delle 9 targhe per le Buone pratiche di gestione della costa assegnate alle migliori esperienze che amministrazioni pubbliche, enti o imprenditoria privata hanno messo in atto. Sul fronte dell’inclusione e accessibilità in Campania è stata premiata l’Associazione Stabilimenti Balneari di Camerota CAB per gli interventi realizzati quest’anno all’interno del progetto “Lidi del Parco”.

In Campania

Sono 33 le località campane presenti nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club. Pollica si conferma regina dell’estate 2023, ed è una delle 3 località campana a conquistare le cinque vele, piazzandosi al terzo posto a livello nazionale per aver saputo puntare sull’ecoturismo e capace di offrire vacanze di qualità, grazie alla gestione sostenibile di un territorio d’eccellenza, alla salvaguardia del paesaggio, ai servizi offerti nel pieno rispetto dell’ambiente e all’enogastronomia di alto livello. Le altre due località campane che conquistano le 5 vele sono sempre nel Cilento: San Giovanni a Piro, sesta posizione nazionale e San Mauro Cilento, tredicesima posizione. Con quattro vele troviamo Centola, Castellabate e la prima località partenopea in classifica, Capri. Sono ben 23 le località con tre vele: Camerota, Cetara, Anacapri, Bacoli, Procida, Casal Velino, Capaccio, Montecorice, Agropoli, Massa Lubrense, Sapri, Ispani, Pisciotta, Positano, Vico Equense, Maiori, Minori, Ascea, Conca dei Marini, Amalfi, Vietri sul Mare, Praiano e Sorrento. Ottengono due vele quattro località: Meta, Ischia, Vibonati e Sant’Agnello. Grandi assenti nella Guida le coste casertane, che restano fuori dalla lista delle spiagge più belle e sostenibili. “Le località campane inserite nella Guida Blu rappresentano la bellezza della Campania, il tesoro dei distretti del nostro territorio costiero – dichiara Francesca Ferro, direttrice di Legambiente Campania- esempio di buone pratiche di gestione dei territori e nuove forme di fare turismo. Le località campane al vertice della classifica sono quelle che pronte per le sfide del futuro, quelle in grado cioè di coniugare al meglio le tematiche ambientali con le prospettive di sviluppo economico, che sapranno più di altre cogliere le opportunità che verranno dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e tradurle in occasione di rinascita e rafforzamento del tessuto economico e, soprattutto, di quello sociale”.
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