Inquinamento, Onu contro la plastica

Ci saranno regole ed obblighi relativi a tutto il ciclo di vita del materiale. Gli Stati all’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente hanno deciso all’unanimità di elaborare un Trattato giuridicamente vincolante

NAPOLI – Un traguardo importantissimo per la lotta all’inquinamento. Gli Stati membri delle Nazioni Unite all’Assemblea delle Nazioni Unite per l’Ambiente (Unea) hanno deciso all’unanimità di elaborare un Trattato giuridicamente vincolante per porre fine all’inquinamento da plastica. Si tratta di una delle azioni ambientali più ambiziose al mondo dal Protocollo di Montreal del 1989, che ha portato all’eliminazione delle sostanze che riducono lo strato di ozono atmosferico.

Tavolo internazionale
Ospitata dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente, l’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente riunisce i rappresentanti dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite, le imprese, la società civile e altre parti interessate per concordare politiche per affrontare le sfide ambientali più urgenti del mondo. L’Assemblea delle Nazioni Unite per l’ambiente è il più alto organo decisionale ambientale del mondo. Attraverso le sue risoluzioni e appelli all’azione, fornisce leadership e catalizza l’azione intergovernativa sull’ambiente. La natura è fondamentale per soddisfare le ambizioni dell’Agenda 2030 adottata da tutti gli Stati membri delle Nazioni Unite nel 2015. L’Agenda 2030 mira a porre fine alla povertà e ai conflitti, costruire società giuste e inclusive e garantire la protezione duratura del pianeta e delle sue risorse naturali. I 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) sono il quadro di riferimento per il modo in cui i paesi possono raggiungere questo obiettivo. Gli incontri dell’Unea si sono tenuti online e a Nairobi dal 28 febbraio al 2 marzo scorsi.

L’impegno degli Stati
La risoluzione adottata dalle Nazioni Unite delinea lo sviluppo di un Trattato solido che prevede regole e obblighi globali per tutto il ciclo di vita della plastica, responsabilizzando le nazioni, le aziende e la società nell’eliminazione dell’inquinamento di plastica dai nostri ambienti. Nella giornata di chiusura è stata annunciata la volontà di siglare un solido trattato sulla plastica e un gruppo di politica scientifica su prodotti chimici, rifiuti e inquinamento. Amina J. Mohammed, vice segretario generale delle Nazioni Unite, ha osservato come “la nostra salute, le nostre economie e il nostro futuro dipendono dalle nostre capacità di rendere sostenibile il nostro futuro”. L’Unea ha adottato 13 risoluzioni, in particolare quella per adottare uno strumento internazionale legalmente vincolante per la fine dell’inquinamento da plastica ha ricevuto un’ampia standing ovation. “Abbiamo fatto la storia”, ha detto il presidente dell’Unea Espen Barth Eide elogiando i delegati per il raggiungimento di risoluzioni importanti e significative.

L’impegno del Wwf
“Accogliamo con favore questa decisione ed esortiamo i governi di tutto il mondo a cogliere questo potente slancio per l’eliminazione dell’inquinamento da plastica e ad agire in maniera altrettanto forte e decisa nel recepimento dell’intero contenuto del Trattato entro il 2024. Ci impegniamo, inoltre, a sostenere nei prossimi due anni il lavoro del Comitato Intergovernativo di Negoziazione dell’Unea nel finalizzare gli importanti dettagli di questo storico Trattato”, hanno fatto sapere dal Wwf che proprio su questo tema ha lanciato una petizione. Oggi oltre 2 milioni e 200 mila persone nel mondo l’hanno firmata, chiedendo un Trattato globale legalmente vincolante, mentre oltre 120 aziende globali e più di 1.000 organizzazioni della società civile ne hanno sostenuto le richieste. “I leader mondiali – concludono dal Wwf – devono ora mostrare ancora più determinazione nello sviluppo e nell’attuazione di un Trattato che affronti la nostra attuale crisi da inquinamento da plastica e consenta un’efficace transizione verso un’economia circolare della plastica. Ciò richiede standard e obiettivi globali chiari e forti che possano creare condizioni capaci di incentivare le nazioni a rispettare regole e regolamenti comuni, penalizzando allo stesso tempo prodotti e pratiche dannose”.

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