Israele, la trappola di Gaza: palestinesi al buio. Ancora attacchi

Lunedì Israele ha bloccato l'ingresso di cibo, acqua, carburante e medicine nel territorio

Attacchi di Israele su Gaza nella notte, che nel frattempo è rimasta senza corrente. I palestinesi di Gaza hanno trascorso la notte al buio pesto, circondati dalle rovine dei quartieri polverizzati. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha giurato di “schiacciare e distruggere” Hamas, con il sostegno di un nuovo gabinetto di guerra. “Ogni membro di Hamas è un uomo morto”, ha detto Netanyahu in un discorso televisivo. I gruppi di aiuto internazionali hanno avvertito che le morti a Gaza potrebbero aumentare in modo rapidissimo, dato che il territorio è a corto di rifornimenti a causa del blocco israeliano. La guerra ha già causato almeno 2.300 vittime da entrambe le parti, scrive Ap.

Lunedì Israele ha bloccato l’ingresso di cibo, acqua, carburante e medicine nel territorio. L’unica centrale elettrica di Gaza ha esaurito il carburante e si è spenta, lasciando solo le luci alimentate da generatori privati sparsi. Chiuso il checkpoint al confine con l’Egitto, che sembra non voglia far uscire i palestinesi dalla Striscia, sostenendo che si tratterebbe di una tattica israeliana per svuotarla.

Blinken vede Netanyahu, domani incontra Abu Mazen

Il presidente palestinese Abu Mazenincontrerà domani il segretario di Stato statunitense Antony Blinken, mentre oggi Blinken vede Benjamin Netanyahu. A riferirlo un funzionario dell’Organizzazione per la liberazione della palestina (Olp), Hussein Al-Sheikh. “Nell’ambito degli sforzi compiuti 24 ore su 24 dalla leadership palestinese per fermare questa guerra devastante, e nel quadro dello sforzo congiunto tra Giordania e Palestina”, il presidente Mahmoud Abbas “incontrerà oggi ad Amman suo fratello, Sua Maestà il Re Abdullah II. Il presidente ha in programma anche un incontro domani, venerdì, con il Segretario di Stato americano Anthony Blinken”, ha scritto Al-Sheikh in un post sul suo profilo X.

81 famiglie hanno ricevuto conferma di avere parenti in ostaggio

Il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha dichiarato che l’esercito ha finora confermato a 81 famiglie che i loro cari sono fra gli ostaggi detenuti da Hamas nella Striscia di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Hamas e la Jihad islamica sostengono di avere 130 ostaggi, mentre alcuni rapporti stimano che siano almeno 200 le persone catturate e tenute in ostaggio nella Striscia di Gaza.

Israele: “Pronti per attacco via terra”

L’esercito israeliano afferma che si sta preparando per una possibile operazione di terra a Gaza, ma che i leader politici della nazione non hanno ancora deciso in merito. Il tenente colonnello Richard Hecht ha spiegato che le forze armate “si stanno preparando per una manovra di terra, se verrà decisa“. Israele ha richiamato circa 360mila riservisti dell’esercito e ha minacciato una risposta senza precedenti alla sanguinosa incursione di Hamas avvenuta lo scorso fine settimana.

Attaccate le forze d’élite di Hamas

L’esercito israeliano ha dichiarato che gli attacchi della notte hanno preso di mira le forze d’elite Nukhba di Hamas, compresi i centri di comando utilizzati dai combattenti che hanno attaccato Israele sabato, e la casa di un alto funzionario navale di Hamas che, secondo l’esercito israeliano, sarebbe stata utilizzata per conservare armi non specificate. “In questo momento ci stiamo concentrando sull’eliminazione dei loro vertici”, ha dichiarato il tenente colonnello Richard Hecht, portavoce dell’esercito israeliano. “Non solo la leadership militare, ma anche quella governativa, fino a (il massimo leader di Hamas, Yehiyeh) Sinwar. Erano direttamente collegati”.

Sirene nel centro di Israele

Le sirene dell’allarme anti-aereo sono suonate nel centro di Israele. Lo riporta il Times of Israel. Fra le località interessate Even Yehuda, Tayibe, Ariel e Kfar Yona. Il lancio dei razzi arriva dopo una pausa di circa 10 ore. Si sentono esplosioni provocate sia dagli impatti dei razzi che dalla contraerea. Intercettazioni. Non ci sono notizie immediate di feriti.

Usa: livello di allerta 3 per viaggi in Israele

Il Dipartimento di Stato americano avverte di “riconsiderare i viaggi in Israele, in seguito agli attacchi mortali di Hamas dello scorso fine settimana”. Lo riporta la Cnn. Il livello di allerta viaggi è stato alzato al “livello 3” che equivale a “riconsiderare i viaggi”. A causa dei disordini civili e del terrorismo, si avvisa che “la situazione in Israele rimane fluida; e che il lancio di mortai e razzi può avvenire senza preavviso”.

Poi, viene ricordato che pur essendo aperto l’aeroporto internazionale Ben Gurion, diverse compagnie aeree hanno annunciato di aver sospeso i voli. Quindi, prosegue l’avviso: “Si prega di verificare con le compagnie aeree la disponibilità dei voli e lo stato del volo. Si consiglia ai cittadini statunitensi a Gaza che desiderano andarsene, e possono farlo in sicurezza, di verificare lo stato del valico di Rafah verso l’Egitto”. Anche l’allerta di viaggio per la Cisgiordania è stata portata al livello 3. Per Gaza l’allerta rimane al livello più severo, il ‘Livello 4’ che equivale a “non viaggiare”.

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