Livorno, sequestrati 3700 articoli non sicuri e senza marchio Ce

Scoperta dai militari della guardia di finanza una stamperia di prodotti contraffatti a Carmignano (Prato)

Guardia di Finanza
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse

PRATO – Livorno, sequestrati 3700 articoli non sicuri e senza marchio Ce. Scoperta dai militari della guardia di finanza una stamperia di prodotti contraffatti a Carmignano (Prato). Sequestrati numerosi articoli e denunciate tre persone, tra cui il titolare della ditta, un cinese di 35 anni, e due dipendenti, anche loro cinesi, entrambi cinquantenni. Per i reati in concorso di commercio di merce contraffatta e ricettazione.

I finanzieri hanno individuato una stamperia all’interno della quale veniva lavorata un’enorme quantità di merce contraffatta. L’intervento è scaturito da un controllo su strada nei confronti di un furgone. Nel cui vano posteriore i militari hanno rinvenuto numerosi spezzoni di maglie da rifinire recanti il marchio registrato ‘Mickey Mouse e Minnie’. Senza che il conducente fosse in grado di esibire alcuna attinente documentazione fiscale o commerciale.

Controlli della Finanza

Di fronte alla poco convincente versione fornite dal conducente, le fiamme gialle, consultate le banche dati in uso alla guardia di finanza, hanno proseguito l’ispezione. Presso il luogo di esercizio della ditta alla quale il furgone risultava intestato, una stamperia con sede a Carmignano.

I militari della guardia di finanza hanno sequestrato 2.500 giocattoli non sicuri in un emporio, a conduzione cinese, nel centro di Livorno. Altri 1.200 prodotti, tra cui articoli per la cura della persona, erano esposti tra gli scaffali del punto vendita livornese appartenente a una catena di franchising europea. Con sede anche nel Bresciano.

Il tutto messo in vendita senza la marcatura Ce e senza le avvertenze e le istruzioni di sicurezza in lingua italiana. Tra prodotti in plastica, articoli da cancelleria, da cosmesi e per la casa e giocattoli, 3.700 i pezzi complessivamente sequestrati. Per un valore di mercato di 16mila euro. Il rappresentante della società è stato segnalato alle Camere di Commercio di Brescia e Livorno. Per violazioni al codice del consumo e in materia di sicurezza dei giocattoli.

(LaPresse)

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