Mafia, acquisiti allo Stato 2 milioni di beni del boss Diego Calì

Sequestro ingente nel patrominio del boss

Un auto delle pompe funebri al funerale (Foto Fabio Sasso/LaPresse)

ROMA – E’ diventato definitivo il sequestro di beni per due milioni di euro, tra cui due società di pompe funebri e commercio di articoli funerari, per il boss mafioso di Caltanissetta Diego Calì. A seguito del pronunciamento della Corte Suprema di Cassazione sono stati definitivamente acquisiti al patrimonio dello stato i beni del 67enne, nato a San Cataldo, già sottoposti a sequestro anticipato di beni dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Caltanissetta su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo nisseno e, successivamente, confiscati con sentenza della locale Corte D’Appello nel 2013.

Sequestro ingente nel patrominio del boss Diego Calì

Nel dettaglio, l’acquisizione riguarda una società di pompe funebri; poi una società di commercio di articoli funerari; 3 ville; 6 appartamenti di cui 4 in corso di costruzione; 8 appezzamenti di terreno; anche 6 magazzini – deposito; 14 veicoli di cui 2 adibiti ad auto funebre; un velivolo da diporto; 6 conti correnti; ed infine 10 depositi a risparmio; un fondo comune di investimento.

Il decreto di confisca dei beni per un valore di circa 2 milioni di euro, esteso anche ai familiari conviventi, si è determinato a seguito degli accertamenti patrimoniali svolti dal nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di Caltanissetta, delegato dalla Procura della Repubblica – Dda presso il Tribunale di Caltanissetta.

(LaPresse)


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