Milan, Fassone alla ricerca della talpa a Milanello: avrebbe fatto pedinare 4 giornalisti

Sotto controllo anche cellulari e tablet di alcuni dipendenti rossoneri

Foto Claudio Furlan / Lapresse in foto Marco Fassone

MILANO – Come fa un giornalista a reperire informazioni e riportare notizie sul proprio giornale? Bella domanda. Una domanda che a quanto pare si era posto anche Marco Fassone, ex amministratore delegato del Milan. Ma alla semplice curiosità, a quanto pare, Fassone ha fatto seguire i fatti. L’ex ad rossonero infatti sarebbe andato a caccia di una talpa a Milanello e avrebbe fatto pedinare quattro giornalisti.

Fassone alla ricerca della talpa in casa Milan

Secondo quanto emergerebbe dal dossier del Milan presentato al Tribunale di Milano nella causa che vede come controparte lo stesso Fassone, i fatti risalirebbero allo scorso inverno. Precisamente nei giorni tra il 19 febbraio e il 2 marzo scorso. Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, l’ex  ad avrebbe dato mandato alla Carpinvest serl, agezia investigativa, di pedinare quattro giornalisti. Insieme ai giornalisti, in una operazione di bonifica ambientale in Casa Milan e protezione del brand, avrebbe chiesto anche attività di controllo nei confronti dei tablet e dei cellulari di alcuni dipendenti rossoneri.

Elliot prende le distanze

La spesa di Fassone per questi ipotetici ‘spionaggi’ si aggira sui 70mila euro. Dovesse rivelarsi tutto vero, sarebbe un caso clamoroso, un fatto gravissimo sotto ogni punto di vista. Proprio sulla cifra spesa dall’ex ad arrivano le contestazione di Elliot. Secondo l’imprenditore infatti quei soldi non risultano coerenti allo specifico business aziendale. E, soprattutto, non sono legati a nessuna esigenza di tutela di brand.

 

 

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