Milano, Questore Petronzi: “Vogliamo soddisfare l’aspettativa di sicurezza dei cittadini”

Milano è una città relativamente sicura, con il numero dei reati commessi in calo

Il Duomo di Milano deserto (AP Photo/Antonio Calanni)

MILANO– Milano è una città relativamente sicura, con il numero dei reati commessi in calo. È questa la fotografia che, in linea con il trend degli ultimi anni, emerge dai dati raccolti nei primi 6 mesi dell’anno e analizzati dal questore di Milano, Giuseppe Petronzi.

Se all’ombra della Madonnina gli omicidi diminuiscono di anno in anno, la tendenza non vale per i reati più piccoli che tuttavia incidono sulla percezione della sicurezza dei milanesi. Sono in aumento, infatti, gli episodi di “devianza giovanile aggravata”, come rapine che in alcuni casi sfociano in atti violenti. E proprio il fenomeno della micro criminalità produce un diffuso senso di apprensione a cui il questore Petronzi e la Polizia di Stato cercano quotidianamente di dare risposte.

“Se il cittadino ha una aspettativa di sicurezza, io lo voglio servire – ha garantito il Questore – . Tra percezione e aspettativa si sta generando un sentiment” negativo tra i cittadini che spesso si limitano a filmare gli episodi violenti, senza però avvertire le forze dell’ordine. E in questo modo si improvvisano “registi”, per poi lanciarsi “in esecrazioni” sulla gestione dell’ordine pubblico e della sicurezza. “La richiesta è che le forze dell’ordine siano dappertutto – ha sottolineato il Questore – ma non è possibile”.

In ogni caso, anche grazie ad un sistema di telecamere di sorveglianza, la Polizia è in grado di monitorare la città, incluse le zone della movida, e intervenire tempestivamente e di individuare i responsabili.

Proprio i video hanno permesso di identificare gli autori delle violenze di Capodanno in piazza Duomo. Un’indagine condotta dalla Squadra Mobile, coordinata da Marco Calì, che ha portato a diversi arresti, a monitorare più di 6mila persone e ad oltre 100 ordini di allontanamento tra piazza Duomo e piazza Mercanti.

Piazza Duomo, dopo la festa di Capodanno, ha ospitato altri concerti e grandi eventi. “La polizia lavora su uno spartito che è quello della città – ha detto Petronzi – . Il Questore deve adattarsi a quello che la città vuole fare. Piazza Duomo è adatta a tante cose ed è molto scenografica, anche se per “la Polizia è un contesto molto molto impegnativo”.

Ad ispirare i gruppi di ragazzini che si davano appuntamento nel cuore di Milano, spesso erano le gesta dei loro cantanti rap e trap preferiti. “Noi – ha precisato Petronzi – non siamo contrari ad alcun tipo di musica. Va precisato, però, che il fenomeno dei rapper pone l’accento su questi artisti che come loro mandato hanno quello di contrastare tutte le regole e chi quelle regole le vuole far rispettare, in primis le forze dell’ordine”. Dal loro esempio traggono ispirazione alcuni giovanissimi, che non sempre, proprio a causa dell’età, hanno una corretta percezione dell’impatto delle loro azioni nella realtà. Sono in aumento, infatti, i reati compiuti da giovanissimi e sono molto più diffusi rispetto agli anni precedenti.

In aumento anche il fenomeno delle “violenze, molestie e abusi, che sono un grande tema”, chiarisce il Questore, precisando che episodi di questo genere sono in crescita sia tra le mura domestiche che fuori. “C’è un tema di sopraffazione che si declina in contesti molto diversi – prosegue – diversi” ed è necessario dare “una risposta velocissima, come per quello che è successo in piazza Duomo. Subito dopo sono state identificate diverse decine di soggetti” poi finiti al centro dell’indagine condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura di Milano.

La Polizia si è mossa anche per contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive. “In via Bolla abbiamo fatto un intervento mirato – ha chiarito il Questore – . Risolutivo? Non lo so, ma abbiamo liberato 6 alloggi. Si è tentato di fare ordine, adesso dobbiamo continuare a essere costanti”. Un intervento analogo è stato fatto in via Zamagna, dove oggi sono state liberate due case popolari. “Non ci sono aree della città perse”, dice.

Tra i compiti della Questura di Milano, anche quello di gestire o flussi di migranti in arrivo, incluso quello “legato ai cittadini ucraini – ha spiegato il Questore -. Nel 2021 hanno in tasca il permesso di soggiorno della questura di Milano oltre 490mila persone” e quotidianamente viene emesso un gran numero di passaporti.

LaPresse

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