Napoli, rivolta contro gli spacciatori: chiesto un tavolo in prefettura

NAPOLI – Battaglia per la legalità al rione Traiano. Abitanti pronti alle barricate in via Marco Aurelio contro gli spacciatori. E forze dell’ordine sul punto di militarizzare il quartiere.
Qui la settimana scorsa si sono ribellati ai pusher: basta droga davanti alle palazzine, dove i bimbi giocano a palla.
Cosa fa la politica? Come si muove e in quale direzione? “Io sto seguendo da vicino e in prima persona quanto accade, grazie alle associazioni e ai tanti comitati, che lì lavorano bene – racconta al telefono il consigliere comunale Alessandra Clemente – ho presentato la tematica all’assessore alla Legalità Antonio De Iesu. Serve chiedere al prefetto di riattivare il tavolo sulla sicurezza urbana all’Ufficio territoriale di governo”. Scende nei dettagli: “Quando ero assessore delegato, era faticoso, ma andavamo due volte a settimana nelle dieci Municipalità.

La presenza delle istituzioni tra le persone è essenziale. Dall’altra parte bisogna dare gli strumenti giusti alle forze dell’ordine”. Poi la voce si fa dura: “Attraverso il vostro giornale lancio questa denuncia: avevamo al viale Traiano un centro giovanile, Na.Gio.Ja. Con circa trenta associazioni. Attività di riscatto sociale e inclusione. Un forte presidio di cittadinanza. Bene, da qualche mese tutti i gruppi sono stati sgomberati, perché non erano state rinnovate le richieste ad aprile dell’anno scorso. Dissero che ci sarebbe stato un imminente bando. Ad oggi la gara non si vede ed è increscioso”.

Quindi l’affondo: “Noi siamo istituzioni di comunità. Ho presentato istanze e question time. Al momento purtroppo non c’è alcuna attività nel centro giovanile. Come si devono salvare questi ragazzi? Noi abbiamo il dovere di essere presenti e vicini ai cittadini. Non siamo prefetti, non siamo poliziotti, ma siamo amministratori e se c’è un centro giovanile, abbiamo l’onere di farlo funzionare. Spetta anche a noi salvaguardare il quartiere e i giovani”. Clemente è membro dell’ufficio legale della FAI Federazione Antiracket italiana e attivista di Libera, Associazione Nomi e Numeri contro le mafie. Memoria e del Coordinamento Campano dei familiari delle vittime innocenti di criminalità. Figlia di Silvia Ruotolo, vittima innocente di camorra, uccisa a Napoli l’11 giugno del 1997. Intanto oggi ci sarà un consiglio monotematico sulla sicurezza alla IX Municipalità con l’assessore De Iesu. Un’assemblea voluta dal presidente Andrea Saggiomo: “Noi siamo sempre attenti e in prima linea su questo tema”. Drastico il leader dell’opposizione a Palazzo San Giacomo Catello Maresca. Il magistrato mette le cose in chiaro: “Bene fanno gli abitanti a ribellarsi alla criminalità. Ma le istituzioni fanno poco. Serve uno scatto in avanti. C’è bisogno di un piano di ampio respiro, per risollevare il quartiere economicamente”. Dopo la sommossa dei cittadini, è andato a fuoco un appartamento disabitato al terzo e ultimo piano di una palazzina in via Marco Aurelio domenica pomeriggio. Coincidenza?.

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