Pakistan: nel giorno delle elezioni un kamikaze si è fatto saltare in aria

L'attacco è stato rivendicato dallo Stato islamico

LP/ AFP PHOTO / NOORULLAH SHIRZADA

ISLAMABAD (PAKISTAN) (LaPresse/AFP) – Giornata elettorale insanguinata in Pakistan. Nel giorno in cui il Paese è andato al voto per le legislative, un kamikaze si è fatto saltare in aria vicino a un seggio a Quetta, nella provincia del Belucistan. Provocando 31 morti e 70 feriti. L’attacco, rivendicato dallo Stato islamico, ha adombrato ancora di più delle elezioni già marcate da precedenti attentati. Nonché da pesanti accuse di interferenze dell’esercito in campagna elettorale e da una visibilità sempre maggiore dei partiti religiosi estremisti. Circa 106 milioni gli elettori chiamati alle urne, su una popolazione di 207 milioni di persone. I seggi hanno chiuso alle 18 ora locale e lo scrutinio è già cominciato. Con buone probabilità che al potere arrivi l’ex campione di cricket Imran Khan.

I pronostici restano delicati

“Queste elezioni sono troppo in bilico, soprattutto nella provincia del Punjab, che deciderà tutto” a causa del suo peso demografico perché vi abita più della metà della popolazione, spiega l’analista Azeema Cheema. L’affluenza stimata è stata compresa fra il 50% e il 55%, cioè vicina a quella delle precedenti elezioni del 2013. Circa 800mila militari e poliziotti erano stati dispiegati per garantire sicurezza nella giornata di voto.

La campagna, breve e acrimoniosa, è stata definita da alcuni osservatori come una delle più sporche della storia del Paese a causa delle presunte manipolazioni, secondo le denunce mirate a favorire Imran Khan e il suo partito, il Pakistan Tehreek-e-Insaf (Pti). L’altro principale aspirante al ruolo di premier è invece Shahbaz Sharif, alla guida del partito PML-N, fratello dell’ex capo del governo Nawaz Sharif in carcere per corruzione.

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