Pd, voci su Renzi candidato al Congresso. Mercoledì le candidature

Foto Alberto Pizzoli in foto Matteo Renzi

Roma – Una voce serpeggia nei corridoi della Camera: Matteo Renzi si vuole candidare per fare – ancora – il segretario Pd. Si tratta solo di una voce, forse fatta circolare ad arte.

Secondo quanto riferisce chi lo conosce bene, l’ex premier non ha alcuna intenzione di ritornare alla guida dei dem. Anzi, forse sta guardando all’opportunità in una formazione politica nuova.

Renzi, su Twitter, scrive: “Faccio il segretario, mi colpisce il fuoco amico”

“Mi dimetto e mi chiedono di stare in silenzio. Sto zitto e mi chiedono di parlare. Un giorno devo andarmene, un giorno fare il segretario. Ma possiamo parlare di politica anziché parlare tutti i giorni di me?“.

Il tempo per candidarsi alla segreteria sta per scadere

Mercoledì 12 dicembre è fissato il termine per presentare la domanda. Sono necessarie 1.500 firme, raccolte tra gli iscritti di almeno 5 diverse Regioni. Non è un numero enorme, ma non sono nemmeno poche. Chi indicherà l’ala che fa riferimento a Renzi, dopo il plateale ritiro di Marco Minniti?

E’ proprio per rispondere a questa domanda che Luca Lotti e Lorenzo Guerini, dicono fonti dal Nazareno, sono a lavoro per tenere insieme le fila della corrente renziana, scossa dal ritiro di Minniti, e per trovare quanto prima un nome da candidare alle primarie.

Tra i papabili c’è Ettore Rosato, attuale vicepresidente di Montecitorio

Un altro nome potrebbe essere lo stesso Guerini, fedelissimo di Renzi che però al momento guida il Copasir, il comitato parlamentare per il controllo dei servizi segreti. Proprio per questo ruolo, però, pare che Guerini abbia declinato.

Altri indicano Teresa Bellanova, in passato viceministra allo Sviluppo economico, ora senatrice

Si tratta comunque di nomi di bandiera, che servirebbero più che altro a non far stravincere il favorito nella corsa alla segreteria, Nicola Zingaretti. Sullo sfondo, poi, c’è la vera questione che gira attorno a Renzi che, secondo voci insistenti, potrebbe fondare un nuovo partito.

Questa possibilità, in fondo, l’ex premier non l’ha mai smentita in modo esplicito. Nemmeno nel suo ultimo tweet.

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