Regno Unito, nessuna prova che altri siano coinvolti. L’Isis rivendica l’attacco

La "priorità investigativa" è garantire che nessun altro sia "una minaccia eccezionale per il pubblico"

An armed policman stands guard near London Bridge in central London after reports of shots being fired on November 29, 2019. - The Metropolitan Police on Friday said several people were injured and a man was held after a stabbing near London Bridge in the centre of the British capital. (Photo by Ben STANSALL / AFP)

MILANO – La polizia non ha trovato “nessuna prova” che qualcun altro sia coinvolto nell’attacco di ieri al London Bridge perpetrato da Usman Khan. Lo ha detto il capo dell’antiterrorismo del Regno Unito, Neil Basu, citato dai media britannici. La polizia sta comunque portando avanti “ampie indagini” per garantire che non ci siano complici; la “priorità investigativa”, ha specificato, è garantire che nessun altro sia “una minaccia eccezionale per il pubblico”.

L’Isis rivendica l’attacco

L’Isis rivendica l’attacco al London Bridge, sostenendo che l’aggressione con coltello è stato condotta da un suo combattente. Lo riporta Site, sito di monitoraggio della propaganda dell’Isis.

(LaPresse)

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