Salvini riaccende lo scontro con Dibba: “Chiacchierone tropicale a pagamento”

Per il leghista la luna di miele con il capo politico del M5S è destinata a durare

ROMA Alessandro Di Battista? “Un chiacchierone tropicale a pagamento”. Matteo Salvini raccoglie subito il guanto di sfida lanciato dal ‘pasionario’ Cinquestelle, tenendo aperto uno scontro che già nel recente passato ha minato la serenità dei rapporti tra la Lega e il M5S, ma che in una situazione incerta e potenzialmente esplosiva, come quella in cui si trovano le due forze di maggioranza, può provocare anche ‘danni’ seri.

Il botta e risposta tra Di Battista e Salvini

A onor del vero va ricordato che il primo a lanciare il sasso è stato Dibba, accusando il vicepremier non solo di voler far cadere il governo, spinto dagli “interessi elettorali”, ma anche di aver tradito il suo stesso slogan anteponendo agli interessi degli italiani quelli di chiunque, persino di Radio Radicale. “E’ strano che ci sia qualcuno, alleato, che passa il suo tempo a insultarmi”, la replica immediata di Salvini, che assicura di non aver visto l’intervista a ‘Otto e mezzo’: “Non guardo la tv, men che meno Lilli Gruber e Di Battista”.

Le priorità del governo gialloverde

Il tempo è poco e il tavolo del Viminale è carico di dossier. Le cose importanti da fare sono “ben altre” e il ‘puntero’ del Movimento è l’ultima delle sue preoccupazioni. Il vicepresidente del Consiglio preferisce parlare con i tanti parlamentari e ministri del Movimento 5 Stelle che “lavorano”, piuttosto che con un “chiacchierone”. Anche se, ammette, di provare un po’ di “invidia” da quando il suo competitor passa la maggior parte del suo tempo “in giro per il mondo, pagato per dar lezioni al prossimo”.

La stoccata del vicepremier a Di Battista

Insomma, Salvini non risparmia le stoccate al nuovo rivale tornato in campo per strappare consensi alla Lega e arginare l’emorragia di voti che ha colpito la truppa pentastellata. Il ministro dell’Interno, però, non sembra scomporsi più di tanto: l’eterna rentrée di Dibba non incrinerà il suo rapporto con Di Maio, né tantomeno la stabilità del governo. Poco importa che l’ex deputato 5 Stelle abbiano annunciato la candidatura “al 100%” in caso di voto anticipato.

La coppia Di Maio-Salvini è destinata a durare

Per Salvini la luna di miele col capo politico M5S è destinata a durare. Non lo turba neanche la promessa fatta da Dibba ai parlamentari del Movimento arrivati all’ultimo giro: la possibilità di ricandidarsi, non contando la legislatura come secondo mandato, se dovesse finire prima del 15 luglio (ultima data utile per indire le elezioni a fine settembre). Un passaggio cruciale per ottenere il sostegno dell’attuale truppa parlamentare.

A taccuini chiusi, infatti, la preoccupazione di una buona fetta di parlamentari, sia ‘veterani’ che ‘spine’, era proprio quella di giocarsi un giro (per molti l’ultimo) in soli dodici mesi. Con la deroga, invece, tutto diventa più… fattibile. Pure una crisi di governo. Anche se ufficialmente Di Maio e Davide Casaleggio tacciono sulla possibilità di soprassedere a una delle regole auree dei grillini. Di Battista, però, garantisce che il suo obiettivo non è disarcionare “Luigi”, che sarà il capo politico per “i prossimi tre anni”. Gli attacchi più duri per ora li riserva a Salvini. Per ora.

(LaPresse)

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