Scala, per la Prima in scena la Tosca che rinnova i fasti di Puccini

Alle 18 in punto si aprirà il sipario della Scala per la Tosca diretta dal maestro Riccardo Chailly.

Foto LaPresse - Vince Paolo Gerace

MILANO – Tutto è pronto per la Prima della Scala.

Alle 18 in punto si aprirà il sipario della Scala per la Tosca diretta dal maestro Riccardo Chailly. L’allestimento è affidato al regista Davide Livermore, che dopo il debutto scaligero con ‘Tamerlano’ di Handel ha collaborato con Chailly per ‘Don Pasquale’ di Donizetti e ‘Attila’ di Verdi, andato in scena lo scorso anno. Agli allestimenti ha lavorato anche la squadra formata da Giò Forma che ha curato le le scene arricchite dai video di D-wok e illuminate da Antonio Castro.

Gianluca Falaschi invece si è occupato dei costumi. Protagonisti in palcoscenico la soprano Anna Netrebko (Tosca) , arrivata al suo quarto 7 dicembre, il tenore Francesco Meli (Mario Cavaradossi) e il baritono Luca Salsi (il barone Scarpia).

L’evento

Ospite d’onore, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che sarà accompagnato dalla figlia Laura. Insieme a loro, nel placo reale, siederanno anche la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati con il marito, il sindaco Giuseppe Sala con la compagna Chiara Bazoli, il governatore Attilio Fontana con la figlia Maria Cristina, i ministri Luciana Lamorgese, Dario Franceschini e Vincenzo Spadafora, il prefetto Renato Saccone con la moglie Gioia e la vicepresidente della Corte Costituzionale Marta Cartabia. Tanti anche i personaggi del mondo della finanza e della cultura che completeranno il par terre, tra cui non mancherà il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Grande attenzione, poi, anche per il sovrintendente uscente Alexander Pereira, che dal 15 dicembre prenderà le redini del Maggio Fiorentino e che passerà il testimone a Dominique Meyer, attualmente alla guida della European Accademy of Music Theatre e del Convervatoire de Paris e ufficialmente a Milano dal 1 marzo 2020.

Alla fine del primo atto, Mattarella incontrerà i senatori a vita Liliana Segre e Mario Monti, il regista Davide Livermore, il direttore del coro Bruno Casoni, il maestro Riccardo Chailly e una delegazione dei lavoratori del Piermarini. La Tosca kolossal che andrà in scena sarà una versione fedele alla visione di Puccini e alla rappresentazione che nel 1900 debuttò al Teatro Costanzi di Roma.

La messa in sicurezza

Piazza Scala sarà blindata dalle forze dell’ordine, con un’area transennata davanti a palazzo Marino, nella quale, come ogni anno, andranno in scena contestazioni e proteste. Quest’anno ad occupare lo spazio di fronte al teatro ci saranno la Cub, un presidio dei lavoratori Auchan e un flash mob dei centri sociali che sfileranno da piazza Duomo fino a piazza della Scala per protestare contro la guerra in Rojava. Per la Prima, come ogni anno, non manca una pizzico di polemica. Quest’anno a far storcere il naso in via Filodrammatici è stata la decisione di Dolce&Gabbana – soci sostenitori del Piermarini – di organizzare, alla vigilia di Sant’Ambrogio, una sfilata in teatro ispirata proprio alla Tosca.

LaPresse

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